Il Valencia avrebbe potuto acquistare Kvaratskhelia per due volte

Le segnalazioni sono arrivate a marzo 2021 e poi un anno dopo, ma l'affare non è mai andato in porto.

C’è sempre un alone di leggenda intorno alle operazioni di calciomercato. Tutti gli appassionati, almeno una volta, si saranno posti domande come: chissà com’è andata davvero quando l’Inter ha acquistato Ronaldo? È vero che il Barcellona voleva Beckham prima di comprare Ronaldinho? Come ha fatto il Napoli a scovare e a prendere prima di tutti un talento come Khvicha Kvaratskhelia? Non c’erano altre squadre interessate? Ecco, su quest’ultimo punto – Kvaratskhelia e le altre squadre interessate a un determinato giocatore – c’è da riflettere. Perché nel caso specifico, ma dovrebbe e potrebbe valere per qualsiasi altro colpo di mercato, è inevitabile che ci fossero altri club interessati all’affare. Semplicemente, sono stati bruciati sul tempo. Lo diciamo perché abbiamo le prove: secondo quanto riportato da Marca, quotidiano spagnolo che ha avuto accesso a delle conversazioni riservate, il Valencia ha avuto l’opportunità di acquistare Kvaratskhelia. Per due volte.

La ricostruzione vuole che la prima occasione si sia presentata a marzo 2021 grazie a Marco Otero, allora direttore tecnico dell’Academy del Valencia e ora nello staff dell’Olympique Marsiglia. Proprio a Otero era arrivata una segnalazione su Kvaratskhelia, che da lì a qualche giorno avrebbe affrontato la partita Georgia-Spagna – ovviamente vestendo la maglia della sua Nazionale. Secondo il contatto di Otero, sulle tracce del calciatore c’erano anche Milan e Juventus. Ma il Valencia avrebbe avuto una corsia preferenziale, visto che la persona in questione avrebbe consentito al club spagnolo di parlare «direttamente con la famiglia». Kvara a quel tempo era di proprietà del Rubin Kazan, era già celebre come un possibile talento del futuro ma non aveva raggiunto gli apici di rendimento toccati in seguito. Proprio in quelle settimane, poi, il Valencia sfruttava gli stessi contatti in Georgia per completare l’operazione che, nell’estate successiva, avrebbe portato all’acquisto di Giorgi Mamardashvili, attuale portiere titolare del club e della Nazionale georgiana. Insomma, le possibilità erano concrete. E il contesto era perfetto. Solo che, secondo la ricostruzione di Marca, il nome di Kvaratskhelia non uscì dal circuito scouting del Valencia, nel senso che non venne proposto realmente alla dirigenza e all’allenatore – José Bordalás – per la successiva sessione di mercato, anche a causa delle richieste del Rubin, ritenute troppo elevate.

Un anno dopo, a marzo 2022, un altro gruppo di chat del Valencia – in cui, secondo Marca, c’erano anche il presidente Anil Murthy il segretario tecnico Miguel Corona e Sean Bai, attuale direttore dell’Academy – fu allertato con un nuovo messaggio sulla possibilità di ingaggiare Kvaratskhelia. E di farlo senza spendere nulla se non il suo ingaggio, sfruttando il regolamento FIFA che – dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina – ha permesso ai giocatori dei club russi di liberarsi gratuitamente. Anche Antonio López, l’agente che aveva mediato l’ingaggio di Mamardashvili per meno di un milione di euro, aveva confermato questa possibilità. In realtà, pochi giorni dopo Kvaratskhelia avrebbe definito le sue mosse successive: unirsi alla Dinamo Batumi, squadra del campionato georgiano, per poi trasferirsi al Napoli in cambio di 11 milioni di euro. Il Valencia, a quel punto, era tagliato fuori. Anche perché la profonda crisi economica che da anni ha investito il club non gli avrebbe permesso di spendere quella cifra. Insomma, è stata una questione di incastri mancati, di scelte e anche di contingenze. Che, alla fine, ha reso molto felici i tifosi del Napoli, mentre il Valencia è ancora in piena lotta per evitare una clamorosa retrocessione.