Tre squadre di Madrid potrebbero giocare la Champions 2019/2020. Se la Liga finisse oggi, il Getafe quarto in classifica si qualificherebbe alla massima competizione continentale insieme a Real ed Atlético. Il club Azulones rappresenta una comunità di 178mila abitanti all’interno dell’area metropolitana della capitale, a soli dieci chilometri dal centro città. Per il Getafe si tratterebbe della terza esperienza in Europa, dopo la partecipazione alla Coppa Uefa nella stagione 2007/8 – eliminato dal Bayern ai quarti di finale dopo due partite finite in parità – e all’Europa League 2010/2011. La squadra allenata da José Bordalás ha vinto in trasferta contro il Betis Siviglia (2-1), e dopo 26 giornate è quarta con 42 punti, due di vantaggio sull’Alavés quinto e sei in meno del Real terzo. Bordalás, spagnolo di 54 anni, è approdato al Getafe dal 2016, dopo anni di gavetta nelle serie inferiori e una promozione in Liga con l’Alavés, altra squadra in sorprendentemente in lizza per il quarto posto.
Getafe have reason to dream big!! ??#LaLigaSantander pic.twitter.com/vKEiwx3Mov
— LaLiga (@LaLigaEN) 3 marzo 2019
Il Getafe è una squadra di esperienza (l’età media della rosa supera i 28 anni), con molti calciatori che stanno disputando la loro miglior stagione in carriera. L’unico elemento davvero riconoscibile a livello internazionale è Mathieu Flamini, centrocampista ex Milan svincolatosi a giugno dal Getafe e tornato dopo sei mesi – ora si alterna con Maksimovic e Arambarri nel doble pivote di centrocampo. Il tecnico Bordalás utilizza un 4-4-2 molto quadrato, con reparti stretti e ripartenze veloci per rifornire le due punte, Jamie Mata e Jorge Molina. Quest’ultimo, 36 anni, ha segnato 46 gol in 175 partita di Liga tra Betis e Getafe (10 nell’attuale campionato), arrivando in totale a oltre 150 in carriera – se si considerano pure le stagioni in Segunda. A 31 anni, invece, Mata è all’esordio in Liga dopo una vita nelle categorie inferiori. Non sembra aver patito l’approdo ritardato al grande calcio, anzi ha già realizzato 13 reti e servito 6 assist decisivi.
Il sogno Champions del Getafe si alimenta però con la forza della difesa: la squadra madrilena ha subito appena 23 gol, meno di Real e Barcellona. Solo l’Atlético e il Valencia hanno fatto meglio. L’atteggiamento reattivo si percepisce anche da altri dati: il Getafe è primo in Liga per falli fatti (17,3 per match), e secondo per passaggi intercettati (12,4); in più ha ricevuto cinque cartellini rossi e 73 gialli, quarto record negativo del campionato. Nonostante questa impostazione conservativa, non sono mancate prestazioni importanti dal punto di vista offensivo: il Getafe ha vinto per 2-0 in casa del Siviglia, e addirittura ha battuto 4-0 l’Alavés allo stadio Coliseum Alfonso Pérez, costruito nel 1988 e capace di ospitare circa 18mila spettatori. Nelle prossime partite, i madrileni affronteranno l’Huesca (ultimo in classifica) in casa, poi saranno di scena al Mestalla contro il Valencia settimo, distante sei punti dalla zona-Champions. Sarà un match determinante per verificare le ambizioni degli Azulones, attesi anche da un suggestivo derby cittadino. Il prossimo 24 aprile, la squadra di Bordalás affronterà in casa il Real Madrid. Secondo i dati di Transfermarkt la rosa del club campione d’Europa vale esattamente dieci volte quella dei cugini. Un gap enorme, che però si restringe ad appena sei punti nella realtà di una stagione mai vista prima dalle parti di Getafe.