Steve Percy è uno dei tifosi più fedeli al mondo. L’ultima volta che ha perso una partita casalinga del suo Barnet Fc, club londinese di quinta serie, era il 12 ottobre 1968. Da cinquant’anni non salta un match casalingo: 1377 partite di fila, mentre la striscia più lunga di incontri consecutivi che ha visto tra casa e trasferta arriva a 2020 partite. Quel 12 ottobre 1968 Steve aveva tredici anni ed era in giro con i suoi a fare delle spese: il Barnet vinse 5-1 contro il Worcester City, ma lui non riuscì ad andare allo stadio. Da quel giorno non ha più perso una partita delle bees, come vengono soprannominati quelli del Barnet per la loro divisa a strisce arancioni e nere.
Il giorno delle sue “nozze d’oro”, il club gli ha concesso una passerella in campo prima della sfida contro il Solihull Moors. Negli anni Steve Percy è diventato amico di giocatori, allenatori e dirigenti, ha visto il Barnet vincere campionati minori e perdere a Wembley nel 1972 l’Fa Trophy, la coppa per squadre semi-professionistiche, ha assistito al trasferimento del Barnet dallo storico Underhill stadium, di fatto la sua seconda casa, al nuovo Hive Stadium nel 2013. Il tutto senza mai perdersi una partita, ma rinunciando ad altro, come a curarsi quando non stava bene, o al matrimonio di suo fratello («per fortuna giocavamo in casa, quindi sono arrivato solo per il ricevimento», ha detto al Guardian). Dopo mezzo secolo di devozione, il 63enne Steve Percy ha un sogno: «Prima di morire vorrei vedere il Barnet Fc vincere l’Fa Trophy, vendicando così la finale persa nel 1972».