Con il progetto Extreme Fields, i tifosi della Juventus sono andati alla Maldive (insieme a Edgar Davids)

Chi non vorrebbe giocare una partitella due contro due su una delle spiagge più suggestive del mondo?

Un viaggio alla Maldive, di suo, brutto non è. Figuriamoci se vi chiedono di farlo insieme a una leggende della vostra squadra del cuore. È quello che è capitato a 22 fortunati tifosi della Juventus, capitanati da due content creator, che si sono sfidati nello scenografico Pelé Stadium, sull’isola di Mahibadhoo, insieme ad Edgar Davids che ha giocato con entrambe le squadre. L’iniziativa segna la prima tappa del progetto Extreme Fields, annunciato a novembre con il lancio del posizionamento “We are Youth. Since 1897”.

Tutti i partecipanti hanno avuto anche l’occasione di disputare una partita due contro due su un campetto realizzato dall’artista Greg Goya su un sandbank, ovvero un enorme banco di sabbia in mezzo al mare che forma una spiaggia vergine. Oltre a Davids, hanno partecipato a Extreme Fields anche il freestyler e creator Ben Black, la content creator Rachele Santoro e l’artista Greg Goya. Il clou del progetto è andato in scena lo scorso sabato 12 aprile quando, sempre al Pelé Stadium, i fan bianconeri hanno affrontato una selezione locale, in cui era presente il capitano della Nazionale maldiviana. A concludere l’evento uno scambio istituzionale di regali tra Edgar Davids e le autorità locali, con tanto di foto e autografi per tutti.

 

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L’idea della Juventus ha fatto centro. «Extreme Fields è stato come vivere un sogno, ancora devo realizzare tutto quello che è successo, dall’accoglienza maldiviana, i warm-up al Pelè Stadium, il match con Davids, il bagno con gli squali» ha confessato Lucia, una dei partecipanti. Le ha fatto eco Jules. «Un viaggio incredibile, pieno di momenti intensi e incontri indimenticabili. Sono stato fortunato e sono grato per questa opportunità dall’altra parte del mondo: fra cultura locale e calcio, ogni momento è stato speciale» ha raccontato il tifoso francese. «È stata decisamente la migliore esperienza della mia vita legata al calcio», ha detto Diego. «Anche perché mi sono ritrovato in un posto che ho sempre sognato di visitare. E poi, io sono un atleta di freestyle football, ho iniziato a praticarlo guardando i video di Davids a metà degli anni 2000: giocare a calcio al suo fianco è stato surreale».