Quando esulta, Antonio Conte diventa un treno che travolge qualsiasi cosa

In occasione della vittoria contro l'Empoli, l'allenatore del Napoli ha festeggiato un gol scaraventando a terra un suo collaboratore. Nulla di nuovo, in passato ha fatto anche "di peggio".

Durante la gara contro l’Empoli, Antonio Conte ha rischiato di farsi male seriamente. E/o di fare del male a uno dei componenti del suo staff. È avvenuto al momento del secondo gol di Scott McTominay, quello che ha portato il Napoli sul 3-0 – e che, di fatto, ha chiuso la partita. Subito dopo il colpo di testa del centrocampista scozzese, arrivato per altro grazie a un bellissimo cross arrotato di Romelu Kukaku, Conte si è arrampicato come un wrestler su Elvis Abbruscato, uno dei suoi collaboratori. E l’ha trascinato a terra, nell’area tecnica della sua panchina, dove ha continuato ad abbracciarlo per un secondo netto. Poi la faccia dell’allenatore del Napoli è tornata concentrata, quasi incazzata, si è rivolto verso qualcuno in campo e ha urlato «Dai!».

L’atteggiamento “focoso” di Conte quando sta in panchina, naturalmente, non è una novità di Napoli-Empoli. Tantomeno della sua esperienza con la squadra azzurra. Quella dopo il gol di McTominay, infatti, è soltanto l’ultima di tantissime esultanza a dir poco cariche, in cui Conte ha manifestato la sua gioia con un certo impeto. Vi ricordate, tanto per fare un esempio celebre, cosa è successo dopo la rete di Giaccherini nel match tra Belgio e Italia di Euro 2016? Conte si lanciò tra i suoi giocatori in un abbraccio collettivo piuttosto entusiasta. Risultato: taglio tra labbro e naso, fuoriuscita evidente di sangue per i minuti successivi. E ancora, sempre a Euro 2016: dopo il gol di Graziano Pellè contro la Spagna, Conte abbracciò un componente del suo staff e poi si lanciò di peso sopra la sua panchina, come se volesse superarla e fare irruzione sugli spalti.

L’esultanza dopo il gol di McTominay

Sopra potete vedere quello che è successo durante Napoli-Empoli, ma la rete è letteralmente piena di video in cui Conte festeggia in modo a dir poco veemente. Su YouTube, se volete, si trova addirittura un montaggio di otto minuti con le sue esultanze più spettacolari: una durante uno Stoke-Chelsea in cui si aggrappa alla panchina e si dondola in avanti, una in occasione di Chelsea-Arsenal in cui si getta letteralmente tra le braccia dei tifosi assiepati a Stamford Bridge e tante altre. Anche gli allenatori avversari, a volte, hanno rischiato di essere investiti: Pep Guardiola, per esempio, ha quasi dovuto schivare un Conte in stato di estasi dopo un gol segnato da Harry Kane, la partita era Man City-Tottenham. Interrogato sulla questione, nel 2020, Conte disse queste parole: «Vivo il mio lavoro in modo intenso. A volte mostro la mia passione e voglio condividere la felicità con i tifosi». Questo è un modo per dirlo. Un altro modo per dirlo è che Antonio Conte, quando celebra un gol, diventa un treno che può travolgere qualsiasi cosa.