Lo sguardo sul futuro c’è già. Dal bianco del Real Madrid a quello dello Swansea: non è la stessa cosa, e per Luka Modric non lo sarà mai. Ma, una volta smesso di giocare, è giusto che il centrocampista croato indossi altri panni, batta altre strade. E quella dell’azionista difficilmente poteva partire da un top-club. Momento: il fuoriclasse croato per ora non ha alcuna intenzione di smettere, ma intanto si porta avanti. Ma intanto si attende solo l’annuncio ufficiale, anche se in Galles ne sono già sicuri: tra i nuovi soci di minoranza degli Swans, oggi in Championship ma con un passato piuttosto recente e duraturo in Premier League, ci sarà anche Modric.
Il capitano della Croazia settembre compirà 40 anni, continua a giocare a livelli straordinari nel Real e almeno fino al 2026 – obiettivo Mondiale nel mirino con la sua Nazionale – ha un piano di fine carriera ben delineato. Eppure studia in parallelo l’inizio di quel che sarà. Non sono ancora chiari i motivi che lo spingerebbero verso lo Swansea, se non che i gallesi sono nel pieno di un importante e ambizioso riassetto societario. Il nome di Modric sarebbe in questo caso una garanzia, almeno in termini di immagine. In ogni caso, come scrive anche il Sun, i tifosi gallesi sembrano più che altro stupiti da questa mossa: secondo alcuni commentatori sui social non si è «mai visto niente di più casuale», quello che sta succedendo «è davvero assurdo».
Per Modric si prospetta così una nuova avventura, anche se la figura dell’ex giocatore-azionista si fa sempre più frequente nel mondo del calcio. E anche oltre. Sempre in Championship, quest’anno il Birmingham ha dovuto ringraziare l’intervento economico e simbolico di Tom Brady, leggenda del football americano. Mentre ad aprire la via negli ultimi anni (con più ombre che luci) era stato Ronaldo il Fenomeno tra Valladolid e Cruzeiro. Altri nomi di lusso? Kylian Mbappé, compagno di squadra di Modric senza nemmeno la pressione anagrafica, ha acquistato da poco l’80% del Caen, club che milita in Ligue 2. Diego Milito è da pochi mesi il presidente del Racing, che l’aveva lanciato come attaccante nella sua Argentina. David Beckham è invece il sempre più arrembante proprietario dell’Inter Miami, dov’è riuscito a portare Messi proiettando la MLS in un’altra dimensione. E impegnati in club minori – tra presente e trascorsi recenti – ci sono anche Ibra, Maldini, Piqué, Iniesta, Juan Mata, Hazard, Mané e Maxi Lopez. Verrebbe fuori un undici leggendario, in attesa di capire se Cristiano Ronaldo riuscirà davvero ad acquisire il Valencia. Cabina di regia affidata a Modric, sempre e comunque.
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