Il Birmingham City, negli ultimi anni, è comparso sui giornali di tutto il mondo solo perché ha fatto da trampolino di lancio a Jude e Jobe Bellingham. Per il resto, la rivale cittadina dell’Aston Villa – che nel frattempo è tornato nell’élite del calcio inglese ed europeo – ha vissuto stagioni davvero complicate. Al punto da finire in League One, la terza divisione della piramide britannica, per la seconda volta nella sua storia. Ora, però, le cose sembrano essere tornate alla normalità. Per merito dei soldi di un fondo americano e dell’interessamento di uno dei personaggi più leggendari della storia dello sport: Tom Brady.
Ma andiamo con ordine: nell’estate 2023, al termine di una negoziazione lunga e complessa, la società di investimenti Knighthead è riuscita ad acquisire il Birmingham City. L’arrivo della nuova proprietà, però, non ha portato subito a un miglioramento dei risultati. Anzi, dopo un buon avvio di campionato in Championship, la seconda divisione del calcio inglese, è arrivata una clamorosa retrocessione in League One. Quasi come a volersi rifare da questo smacco, la nuova dirigenza ha costruito una squadra davvero troppo forte per qualsiasi avversaria di terza divisione: basti pensare che, solo per l’acquisto di nuovi giocatori, sono stati investiti 30 milioni di euro. Tra i nuovi arrivi, c’erano e ci sono giocatori provenienti dalla Premier League (Jay Stansfield del Fulham, pagato più di 18 milioni di euro), dalla Scottish Premier League (Tomoki Iwata del Celtic) e dall’Eredivisie (Emil Hansson dell’Heracles).
Neanche il Wrexham di Ryan Reynolds e Rob McElhenney ha potuto opporre resistenza a un Birmingham così forte, che infatti ha già conquistato la promozione matematica. Anche perché la squadra è stata affidata a un allenatore che si è rivelato bravissimo: parliamo di Chris Davies, ex assistente di Rodgers al Liverpool e al Leicester. Davies predica un calcio fatto di possesso – nessuna squadra inglese, tra Premier League e League Two, raggiunge la percentuale media del Birmingham – e di riaggressione alta, e per tutta la stagione ha potuto contare sui consigli di Tom Brady. Sì, proprio l’ex quarterback dei New England Patriots e dei Tampa Bay Buccaneers ha avuto un impatto significativo sulla stagione del City. Lo ha spiegato lo stesso Davies, intervistato dal Telegraph: «Siamo stati in contatto per tutta la stagione, potevo parlare con lui in qualsiasi momento. Quando ero al Liverpool, ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei migliori calciatori al mondo. Ecco, in Brady ho ritrovato quella forza, quella mentalità vincente. È stato di grande aiuto».
Ma cosa c’entra Brady con il Birmingham City? In realtà la sua consulenza è legata a un interesse personale, più specificamente economico: Brady è infatti un socio di minoranza di Knighthead e possiede il 3,3% delle azioni del Birmingham. Anche se non ha un incarico ufficiale né diritto di voto in seno al consiglio di amministrazione, è comunque a capo di un comunicato consultivo che collabora direttamente con lo staff dirigenziale e tecnico del City. Inoltre ha messo a disposizione il suo preparatore atletico personale, Alex Guerrero, per aiutare i giocatori e i medici del club. Infine, ma non in ordine di importanza, Brady è ovviamente un volto spendibile a livello commerciale: nel corso della stagione si è presentato una sola volta allo stadio St Andrew’s, ma l’ha fatto accompagnato da David Beckham. Insomma, il suo contributo resterà pure laterale, ma significa molto per un club che era scomparso dai radar. E che adesso sta iniziando a tornare ai suoi livelli.
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È stato lo stesso Brady a parlare in questi termini: dopo la promozione, e in attesa della finale dell’EFL Trophy (un torneo a cui partecipano le squadre di League One, quelle di League Two e quelle giovanili della Premier League), l’ex campione NFL ha detto che «il percorso non è ancora finito». È facile dedurre che, da parte sua e dei suoi soci che gestiscono il club, la volontà sia quella di puntare in alto. Molto in alto. D’altronde i soldi, l’abbiamo visto anche in una stagione in terza divisione, non mancano. In più c’è anche una star mondiale come consulente e uomo-immagine. Difficile desiderare di più, per ripartire.