Il PSG sta per acquistare il Málaga, e quindi ingrandirà ancor di più la sua multiproprietà

Il fondo qatariota che gestisce il club francese ha messo gli occhi sulla società andalusa, attualmente in Segunda División.

La proprietà qatariota del Paris Saint-Germain, che fa capo al QSI (acronimo di Qatar Sports Investments), sta per acquistare un altro club in Europa: il Málaga. Le fonti che confermano un accordo imminente sono Sky News e L’Équipe, quindi possiamo considerarla una notizia abbastanza attendibile. E pure abbastanza importante, visto che in questo modo il PSG andrebbe a ingrandire ancora di più la sua scuderia di squadre satellite: oltre al club parigino, infatti, gli emiri del Qatar – QSI è la divisione sportiva del fondo sovrano Qatar Investment Authority – possiedono già una quota di minoranza (21,67%  del pacchetto azionario) dello Sporting Braga. Inoltre anche l’Eupen, club della seconda divisione belga, di fatto appartiene allo stesso gruppo: formalmente la proprietà è registrata al nome di Aspire Zone, che a sua volta è strettamente legata all’Aspire Academy, ma tutto si riconduce sempre agli emiri che governano il Paese. 

Tornando al deal con il Málaga, secondo L’Équipe le trattative sono già in fase avanzata: l’accordo potrebbe essere chiuso piuttosto velocemente per una cifra vicina ai 100 milioni di euro, anche perché in questo momento il club si trova in amministrazione controllata. Il bello – o il brutto, a seconda dei punti di vista – è che la società andalusa era già stata acquisita da una proprietà del Qatar: nel 2010, lo sceicco Al-Thani aveva rilevato le quote del club e in poco tempo l’aveva portato fino ai quarti di finale di Champions League. A soli due anni dal suo arrivo in Spagna, però, Al-Thani aveva già manifestato la sua volontà di disimpegno. Di conseguenza, la squadra affidata a Manuel Pellegrini venne smantellata, perse la qualificazione all’Europa League 2013/14 a causa di ripetute violazioni del Fair Play Finanziario e nel 2018 retrocesse in Segunda División. Cinque anni dopo, nel 2023, il Málaga ha conosciuto addirittura l’onta della discesa nella terza serie spagnola. Un anno fa, almeno questo, è arrivata la promozione in Segunda.

Oggi Al-Thani detiene ancora una quota di minoranza, ma la maggioranza delle azioni appartiene al gruppo spagnolo Bluebay. L’idea del QSI sembra essere quella di acquisire il 100% della società, e si tratterebbe di una prima volta: il PSG, infatti, non appartiene completamente al fondo sovrano del Qatar, anzi è da pochi mesi che è stato siglato un accordo di cessione del 12,5% delle azioni al fondo americano Arctos. L’Équipe scrive che «la proprietà del Paris non sta pensando di ritirarsi, di abbandonare la capitale, ma conferma la notizia per cui sta esplorando nuovi mercati. In questo senso, Málaga rappresenta una grande opportunità: è la sesta città più grande di Spagna, ha una squadra che versa in evidenti difficoltà e soprattutto potrebbe ospitare alcune partite del Mondiale 2030, ovviamente in seguito a una ristrutturazione dello stadio La Rosaleda».

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In ogni caso, al di là di quello che succederà con il PSG, resta il fatto che anche il Qatar sta creando una multiproprietà calcistica. Anzi, in realtà ci sarebbe da aggiungere che QSI ha investito anche nella Formula Uno e nel basket NBA, ovvero ha scquisito delle quote minoritarie della scuderia Audi e dei Washington Wizards. Dal punto di vista pratico, l’acquisizione del Málaga permetterebbe ai dirigenti qatarioti di avere un’altra squadra in cui valorizzare giocatori: al Braga, per dire, hanno trovato spazio Cher Ndour (attualmente alla Fiorentina) e Ismaël Gharbi, prospetti che non erano riusciti a imporsi a Parigi.