Vincere con i giovani. Un’idea diventata, almeno in Italia, la base di un dibattito un po’ stantio, di quelli che tornano ogni tanto, esacerbati dall’eterno scontro tra i fautori del ci vuole l’esperienza a certi livelli e i rottamatori a tutti i costi. All’estero, soprattutto in Francia, sono abituati a ragionare diversamente. I giocatori che si affacciano alla Ligue 1 sono giovanissimi, eppure sono già pronti tecnicamente, tatticamente e atleticamente. Ne ha potuto beneficiare il Paris Saint-Germain, che per prestigio e forza economica si può assicurare i migliori talenti, che sia per le giovanili o direttamente per la prima squadra. Non deve stupire, quindi, che quella di Luis Enrique sia la squadra con la rosa più giovane (età media di 24 anni e 110 giorni) ad aver raggiunto i quarti di finale della Champions League 2024/25.
Questo dato, però, diventa ancora più interessante se lo proiettiamo nel passato: soltanto due squadre, guardando al XXI secolo, hanno raggiunto i quarti di Champions con una rosa dall’età media più bassa: si tratta dell’Ajax del 2002/03, uscito ai quarti contro il Milan, e dell’Arsenal del 2008-09, eliminato in semifinale dal Manchester United. In quelle due squadre c’erano giocatori che avrebbero segnato gli anni successivi del calcio europeo: Szczesny, Fàbregas, Nasri, Ibrahimovic e Chivu, tanto per snocciolare qualche nome.
Per quanto riguarda il PSG, il nuovo corso è iniziato questa estate: il club parigino ha acquistato Willian Pacho, Joåo Neves, Désiré Doué e a gennaio Khvicha Kvaratskhelia, tutti giocatori sotto i 25 anni. In rosa c’erano già Barcola (2002), Beraldo (2003), Gonçalo Ramos e Lee Kang-in (2001). A sinistra il titolare è Nuno Mendes, classe 2002 che forma una catena di gamba e tecnica con Zaire-Emery, che sembra giocare da una vita ma ha soltanto 19 anni. Al di là del capitano Marquinhos, trentenne e spesso ai box per problemi fisici, gli uomini di maggior esperienza nella rosa di Luis Enrique sono Fabián Ruiz (28 anni), Dembélè (27) e Hakimi (26). Tutti calciatori che hanno già moltissime presenze in Europa, eppure sono ancora sotto i trent’anni.