Se potesse, la Spagna Under 21 sarebbe una delle Nazionali più forti al mondo

Lamine Yamal, Marc Casadò, Nico González e tanti altri talenti sono eleggibili per l'Europeo di categoria. Ma alcuni avranno impegni più prestigiosi, e quindi non saranno convocati.

A leggere i nomi della rosa della Spagna ai prossimi Europei Under 21, in programma dall’11 giugno in Slovacchia, c’è davvero da aver paura. La squadra affidata al ct Santi Denia, almeno in potenza, è una sorta di Dream Team giovanile che rievoca ricordi olimpici. Già, le Olimpiadi: quelle vinte la scorsa estate a Parigi sono l’ultimo grande successo del calcio spagnolo. E anche uno dei più attesi: l’oro a cinque cerchi, infatti, era l’unico titolo che mancava nella bacheca federale di Madrid per consacrare la Roja come la rappresentativa più vincente del terzo millennio.

Venerdì il commissario tecnico presenterà la pre-lista per gli Europei, che però potrebbe essere condizionata dalle scelte del ct della nazionale maggiore, Luis de la Fuente. Sia lui che Denia sono due tecnici federali, formatasi nel centro di Las Rozas de Madrid, la Coverciano di Spagna, e quindi può essere che non si pesteranno troppo i piedi. Anche perché Denia, con l’Europeo, ha un conto aperto: dopo aver allenato tutte le Nazionali giovanili, dall’Under 16 fino all’Under 21, con la Rojita ha perso solo due partite. Peccato che una fosse proprio la finale dell’Europeo 2023 contro l’Inghilterra.

Ma torniamo ai giocatori: per l’edizione 2025 degli Europei sono eleggibili quelli nati dal primo gennaio 2002 in poi. E quindi Denia in teoria potrebbe chiamare anche Lamine Yamal, Pedri e Nico Williams, se solo non fossero tre pilastri della Nazionale senior. Oltre a loro, i potenziali convocati sono i terzini del Siviglia Juanlu e Carmona, titolari lungo la fase di qualificazione ma finiti entrambi nel mirino di De la Fuente – anche per sopperire all’infortunio di Carvajal e al ritiro di Navas. Eventualmente il ct potrebbe optare per Fresneda dello Sporting Lisbona e Andrés García dell’Aston Villa: il primo è da qualche mese una colonna dei portoghesi e conta anche tre presenze in Champions; il secondo è arrivato a Birmingham a gennaio dopo aver dominato in Segunda División con il Levante. E poi c’è l’ex Juventus e Roma Huijsen, 19 anni, che al Bournemouth – con Iraola – è diventato titolare e sta impressionando tutti: nonostante abbia origini olandesi, la Federazione di Madrid lo ha convinto a vestire la maglia roja. E, almeno secondo Diário As, Denia lo avrebbe già messo nel suo elenco personale. A meno che non sia De la Fuente a convocarlo.

Da qui in poi comincia un vero e proprio tetris. Con l’infortunio del centrale dell’Athletic Bilbao Vivian, si apre un posto nella Nazionale maggiore. Finora De la Fuente ha chiamato Paredes e Pau Torres, ma guarderebbe con interesse anche a Cubarsì. Che è un classe 2007, come Yamal, e che ovviamente farebbe molto comodo a Denia. Stesso discorso anche per Asencio, che quest’anno ha giocato da titolare con il Real Madrid a causa delle assenze di Rüdiger, Alaba e Militão. Ancelotti, però, rischia di scompaginare ulteriormente le carte del commissario tecnico dell’Under 21: Asencio, infatti, potrebbe essere trattenuto per disputare il Mondiale per club, in programma negli stessi giorni dell’Europeo Under 21. Lo stesso rischio lo potrebbe correre anche Barrios dell’Atletico Madrid, che però è il capitano della Rojita, quindi godrebbe di una sorta di esenzione. E ancora: Marc Casadò è entrato di prepotenza nel giro dei 13 o 14 calciatori più utilizzati da Flick al Barcellona. Una grande notizia per Denia, che però si è subito trasformato in una possibile noia: l’infortunio di Zubimendi ha spalancato una posizione nella Nazionale maggiore e pare che De la Fuente possa chiamare proprio Casadò. Anche Nico González, pagato 60 milioni di euro dal Manchester City, sarebbe eleggibile per l’Europeo Under 21. Il problema è che il City sembra davvero poco propenso a lasciarlo alla Spagna e quindi a non portarlo al Mondiale per Club.

Per quanto riguarda l’attacco, un certezza della Rojita sembrava Samu Aghehowa Omorodion (che adesso vuole farsi chiamare solo con il primo cognome) del Porto. Le sue cifre stagionali sono spaventose per un ventenne: 20 gol in 33 parite tra Liga Portugal ed Europa League. Nell’ultima tornata era giunta anche per lui la prima convocazione con De La Fuente, ma un periodo di flessione (due gol nelle ultime 12 gare) potrebbe lasciarlo fuori dal giro della Nazionale maggiore. Denia si tiene pronto per portarlo agli Europei, ma spera che il Porto non si metta di traverso: anche i Dragoes, infatti, sono qualificati al Mondiale per Club.