Dopo la fine della sua bellissima esperienza al Milan, Olivier Giroud sembrava aver fatto la scelta perfetta: il suo amico Hugo Lloris aveva fatto il suo perché si trasferisse al Los Angeles FC, quindi in una città più attrattive del mondo, e alla fine l’operazione è andata in porto. Considerando che Giroud aveva chiuso la sua ultima stagione in rossonero con 17 marcature in tutte le competizioni, era inevitabile pensare che potesse continuare a mantenere la stessa media gol anche in MLS. E invece, da agosto a oggi, è andato quasi tutto storto. Sia in campo che fuori
Iniziamo dal campo: Giroud non ha ancora segnato in una gara di MLS, e ne ha disputate 15. Se guardiamo anche a tutte le altre competizioni, l’ex centravanti del Milan e della Francia ha messo insieme soltanto due reti in nove gare, una nella US Open Cup (la coppa nazionale statunitense) e una nella finale di Leagues Cup (il torneo che mette di fronte le squadre MLS e quelle del campionato messicano). Il problema è che il gol realizzato in Leagues Cup è stato praticamente inutile, visto che alla fine i Columbus Crew hanno vinto la partita – e quindi si sono aggiudicati il trofeo – per 3-1. L’unico momento felice è arrivato quando il Los Angeles FC ha vinto la US Open Cup: 3-1 allo Sporting Kansas City in finale, con gol iniziale dell’attaccante francese.
Certo, su questo rendimento deludente hanno pesato anche delle tempistiche complicate: Giroud, infatti, è arrivato a Los Angeles subito dopo l’Europeo disputato con la Francia, senza prendersi pause, anche perché la MLS era in piena attività – la lega nordamericana si svolge lungo l’anno solare, da marzo a dicembre. Una scelta che di certo non ha aiutato il suo adattamento a una squadra e a un contesto competitivo molto lontani da quelli a cui era abituato.
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Come detto, però, l’ambientamento di Giroud a Los Angeles è stato problematico anche fuori dal campo. E non per colpa sua: a gennaio scorso è rimasto coinvolto in prima persona negli incendi che hanno distrutto la California, poi poche settimane dopo è avvenuto un furto nella sua casa. E ancora: qualche giorno fa, lo stesso Giroud ha confessato di aver avvertito «un forte terremoto», e infatti l’epicentro di una delle ultime scosse avvertite in zona era localizzato vicino al centro di allenamento della sua squadra. A pensarci bene, mancano solo le zanzare e le locuste.