Mettere un luogo su una mappa. Espressione tipicamente americana, “put on the map”, per indicare il crescente interesse delle persone verso un angolo di mondo, prima quasi sconosciuto e poi improvvisamente visitato per via di qualcosa o qualcuno. Espressione che a Bryne, paese norvegese di ottomila anime affacciato sul lago di Frøylandsvatnet, conoscono bene. E hanno imparato a sfruttare. Qui siamo lontani da Oslo e da Bergen, siamo lontani dal mare e siamo nel mezzo di una terra piena di roccia, ma che curiosamente è diventata la regione agricola dello stato. Da un paio di secoli con piccone e vanga gli abitanti del distretti di Jæren hanno vangato e tolto le pietre, coltivando le pianure che si buttano verso il mare. Il resto della Norvegia li chiama contadini, loro ne hanno fatto un orgoglio. Tutti, anche il cittadino più famoso, Erling Braut Haaland, che di mestiere calca altri tipi di campi: quelli da calcio.
Haaland è di gran lunga l’abitante di Bryne più conosciuto al mondo, probabilmente il cittadino norvegese più conosciuto del mondo. E allora perché non approfittarsene per, appunto, mettersi sulla mappa. Tutto a Bryne parla di Haaland. Che sarà anche nato a Leeds, quando il padre Alfe-Hinge giocava in Premier League, ma a tre anni si è trasferito qui con la famiglia. Ha fatto tutte le giovanili nel club locale, il Bryne FK, fino all’esordio in Eliteserien a 15 anni. Il Molde lo ha acquistato nel 2017, poi Salisburgo, Borussia Dortmund, Manchester City e il resto lo si conosce. Torna ogni estate a Bryne, dove ha i parenti, gli amici e soprattutto la fattoria. Qualche anno fa una foto sul trattore dello zio Gabriel Hoyland, ex giocatore del Bryne e ora imprenditore agricolo, era diventata un cult. Così la sua “Erling secret stuff”, la pozione magica stile Space Jam che non è acqua ma il latte che si munge dalle mucche di casa.
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Per onorarlo, e forse anche guadagnarci, a Bryne hanno organizzato il “safari di Haaland”. Come riportato dal Guardian, infatti, è possibile pernottare nella “suite Haaland” dell’Hotell Jæren e il primo campo di allenamento dell’attaccante. Un tour nato per gioco ma che negli ultimi due anni sta diventando una vera e propria attività sotto il patrocinio del club. Costo per un’intera giornata un po’ alto, 54 sterline, ma c’è la possibilità di scegliere due lingue: l’ostico norvegese e l’inglese. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito internet specializzato. Il giro parte da Jærhallen, una struttura di allenamento al coperto ricostruita qualche anno fa e inaugurata da una visita a sorpresa di Haaland. Aperta tutti i giorni e gratuita, contiene una delle chicche di questo tour: il drylaveggen, il muro di legno dove Erling cercava di colpire esattamente lo stesso punto più e più volte. Non è proprio la medesima struttura, ma una replica fedele che omaggia la tenacia di Haaland. A proposito di omaggi, lo street artist Pobel lo ha raffigurato in diversi murales della cittadina: con la maglia di Borussia e City e persino mentre cammina con un maiale al guinzaglio. La parete, manco a dirlo, non poteva che essere quella di una latteria. Per non perdersi nulla, a Bryne hanno dedicato un’opera anche al padre Alfie, più modesta ma comunque d’impatto.
Idee di marketing visionarie non sono una novità da quelle parti. Il Bryne FK è stato il primo club calcistico norvegese a creare una area vip e ha persino creato una sezione dello stadio apposita per chi volesse arrivare in trattore. Sono strani, certo, ma anche pittoreschi. In occasione della finale di Coppa di Norvegia del 2001, i tifosi sono andati a Oslo in trattore, distribuendo cetrioli, cavoli e broccoli alle persone che incontravano lungo la strada. Una sorta di fioretto che non è servito. Il Bryne FK ha perso 3-0, ma almeno il viaggio è stato divertente.
«Semineremo la gioia del calcio, coltiveremo il talento e raccoglieremo miracoli» si legge sui muri del centro di allenamento. Un modo di intendere la vita tipico di queste zone che sta portando a importanti risultati. Da Bryne, infatti, non arriva solo Haaland, ma anche Tuva Hansen, difensore del Bayer Monaco femminile. Le maglie nel negozio ufficiale sono tutte per loro due, oltre alle classiche in bianco e rosso del Bryne. Uscendo dallo store, infine, perché non fermarsi al Wen Hua House, il ristorante cinese preferito di Erling, dove si può assaggiare il pollo in agrodolce con riso che porta il suo nome.
Il 9 del Manchester City è talmente di culto che un giornale norvegese, VG, ha un reporter fisso in Inghilterra che ogni giorno deve mandare un articolo. Qualche volta può virare su Odegaard dell’Arsenal, ma è il focus deve restare su Haaland. In qualche modo il successo del centravanti è conciso anche con quello della sua città e del suo primo club. Dal suo trasferimento ai citizens, il Bryne ha incassato circa dieci milioni di euro, con cui ha rinnovato le strutture e investito sulla squadra, tornata quest’anno in prima divisione. Nonostante il prolungamento di contratto milionario per i prossimi anni, sotto sotto a Bryne sperano che Haaland cambi squadra, perché sarà pure un eroe locale, ma è anche una fonte di guadagno.