Siamo nell’era calcistica delle multiproprietà e degli americani che vengono a investire in Europa. Anche in club storici. A Glasgow, però, sta prendendo forma un’operazione davvero impensabile fino a qualche anno fa: i Rangers Glasgow, una delle squadre più gloriose della Gran Bretagna, stanno per essere acquistati da una franchigia NFL. Per la precisione, i San Francisco 49ers. Che, a loro volta, sono già azionisti di maggioranza del Leeds United, altra società di enorme tradizione. L’andamento e l’esito delle trattative sono stati raccontati da The Athletic in questo articolo, e ne parleremo anche noi. Ma il nocciolo della questione sta nel fatto, ripetiamo, che il calcio europeo sta andando in una direzione sempre più definita, sempre più netta: quella del business trasversale e intercontinentale via fondi di investimento, quindi al di là di tutto ciò che l’ha caratterizzato per il suo primo secolo di vita.
Iniziamo dai fatti: il fondo che gestisce la franchigia NFL di San Francisco, la 49ers Enterprises, ha concordato una bozza d’accordo per rilevare il 51% delle azioni dei Rangers. Non è ancora stato stabilito il percorso preciso che porterà a questo deal, ma non ci sono più dubbi sul fatto che si verificherà. In ogni caso, e questo è un punto importante, i 49ers lavoreranno accanto a un altro investitore di riferimento, il magnate della sanità Andrew Cavenagh: in questo modo, spiega The Athletic, la cordata potrà aggirare le regole della SFA (Scottish Football Association) in merito alla multiproprietà.
Dal punto di vista puramente commerciale, si trattava e si tratta di un’operazione molto appetibile: anche se i Rangers non appartengono all’élite del calcio europeo, parliamo comunque di una società priva di debiti dopo il clamoroso fallimento del 2012, che ha un palmarés e un seguito giganteschi, uno stadio da 50mila posti e tantissimi expat che la supportano. Soprattutto negli USA e in Canada proprio, i mercati su cui operano i 49ers. Che per altro, nel loro roster di investitori possono vantare anche l’attore Will Ferrell, i golfisti Jordan Spieth e Justin Thomas, il campione NBA Russell Westbrook e l’atleta olimpico più vincente di tutti i tempi, Michael Phelps. Non male, come biglietto da visita da esibire nei confronti della tifoseria.
Ecco, in vista della chiusura del deal, sarà interessante verificare la reazione dei fan. Di fatto, i Rangers stanno per entrare in una multiproprietà di cui non sarebbero il club numero uno. Nella migliore delle ipotesi, infatti, questo titolo virtuale verrà condiviso con il Leeds United, attualmente primo in Championship e quindi virtualmente promosso in Premier League. Allo stesso tempo, però, per i fan di Glasgow potrebbero aprirsi delle prospettive davvero interessanti: l’ingresso della cordata americana trasformerebbe i Rangers nel club più ricco di Scozia, inoltre verrebbe a crearsi un legame piuttosto diretto anche con il gruppo Red Bull, che possiede delle quote di minoranza del Leeds. Insomma, a Ibrox Park sta per succedere qualcosa che non può piacere agli appassionati più tradizionalisti. Ma questi avvenimenti potrebbero anche permettere ai Rangers di diventare una squadra competitiva, forse come mai prima d’ora.