Nel futuro di Paul Pogba ci potrebbe essere una capitale. Non quella di un grande Paese europeo, ma quella degli Stati Uniti: i D.C. United, infatti, sembrano aver puntato all’ex centrocampista della Juventus. Che a marzo ha finito di scontare la squalifica per doping – inizialmente lo stop era di quattro anni, poi in seguito è stato ridotto a 18 mesi da una sentenza del TAS – e ora può tornare a essere un calciatore a tutti gli effetti. Per la cronaca: Pogba era stato trovato positivo al testosterone nel controllo fatto dopo Udinese-Juventus, prima partita di campionato della stagione 2022/2023.
Secondo quanto riferito da The Athletic, il D.C. United ha la precedenza su tutti gli altri club della MLS: la franchigia di Washington detiene infatti i “discovery rights” su Pogba, attualmente svincolato, e in virtù di questa posizione privilegiata starebbe già trattando con lui per chiudere l’accordo. Una fonte interna al club ha confermato che ci sono stati dei contatti concreti con l’entourage del giocatore, che da diversi mesi frequenta gli ambienti della MLS: è stato visto in tribuna in occasione di diverse partite, per esempio quella tra LAFC e Austin lo scorso marzo, quando ha salutato gli ex compagni di nazionale Lloris e Giroud – entrambi ai Los Angeles FC.
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Ma cosa sono i “discovery rights”? Per capirlo, bisogna partire dai regolamenti MLS: ogni squadra può inserire fino a cinque calciatori nella propria lista “discovery”, ottenendo così la priorità per negoziare con loro in caso di approdo nella lega. Il sistema è stato creato per evitare aste interne tra società, e per mantenere l’equilibrio competitivo alla base del sistema sportivo statunitense. I diritti possono essere scambiati tra franchigie, ma nessuna squadra può trattare un giocatore se i suoi diritti appartengono a un’altra. I discoveery rights, per esempio, sono stati menzionati anche nel caso del possibile trasferimento di De Bruyne ai Miami FC. E proprio il belga sarebbe l’altro grande obiettivo di mercato dei club che partecipano alla lega. Se il centrocampista del City non dovesse trovare un accordo con l’Inter Miami, la franchigia che detiene i “discovery rights” su di lui, il D.C. United sarebbe pronto a prenderlo.
È evidente: il club della capitale cerca un grande nome da aggiungere al proprio roster, dato che non ha un volto mediaticamente forte dai tempi di Wayne Rooney, ex stella del Manchester United che ha giocato a Washington tra 2018 e il 2020 – poi è tornato anche da allenatore, ma non è stata una grande esperienza. In questo momento, il D.C. United ha due slot da “designated player”, ma solo uno è occupato (da Christian Benteke, ex attaccante del Liverpool); l’altro è formalmente assegnato a Mateusz Klich, oggi all’Atlanta United, ma a cui il D.C. United che continua a pagare parte dell’ingaggio. Il fatto che la stagione regolare sia iniziata con appena due vittorie nelle prime dieci partite, come dire, potrebbe convincere la società ad accelerare il mercato: Pogba rappresenterebbe il colpo in grado di rilanciare l’interesse e le ambizioni della squadra di Washington, che non vince il titolo dal 2004. Il mercato americano aprirà il 24 luglio, ma Pogba, da svincolato, potrebbe firmare subito. A questo punto, dipende solo da lui.