Pep Guardiola è innamorato di Wembley, anche perché ci ha vinto moltissime volte

Il manager del Manchester City è sempre stato affascinato dallo stadio londinese: prima da spettatore, poi da giocatore e infine da allenatore.

C’è sempre stato Wembley, nella vita e nella mente di Pep Guardiola. Fin da ragazzino, quando le uniche partite del calcio inglese trasmesse in Spagna, alla fine degli anni Settanta, erano le finali di FA Cup. Che, naturalmente, si giocavano nel vecchio Empire Stadium. Allora c”erano ancora le due torri ad accompagnare gli spettatori verso l’ingresso, ora è l’arco a dominare la scena: «Per me quella finale è diventata per noi l’immagine del football d’Inghilttera», ha ricordato Guardiola nel libro Pep’s City: The Making of a Superteam. «Ti sedevi davanti alla TV e sognavi».

Domenica 27 aprile, contro il Nottingham Forrest, l’allenatore catalano si gioca l’accesso alla quarta finale di FA Cup sulla panchina del City. Se si considerano proprio la FA Cup, la Coppa di Lega e il Community Shield, Guardiola ha guidato la sua squadra a Wembley per un totale di 18 volte. Un risultato pazzesco, specie se si guarda alla percentuale di vittoria, pari al il 63%. Quella contro la squadra di Nuno Espirito Santos sarà la settima semifinale consecutiva di FA Cup per i Citizens, un record del calcio inglese di cui Guardiola va fiero. E che va messo insieme anche a un’altra grande apparizione nello stadio londinese: quella del 2011, quando il Barcellona batté il Manchester United nella finale di Champions League.

Eppure non sempre Wembley ha regalato gioie: la prima semifinale del 2017, persa contro l’Arsenal ai tempi supplementari, è stato uno dei momenti più duri per Guardiola. Non aveva ancora vinto la Premier e temeva addirittura l’esonero. Solo il supporto del presidente del City, Khaldoon Al Mubarak, lo ha convinto a proseguire. Dieci mesi dopo, sempre a Wembley, Pep ha sollevato al cielo il primo trofeo – la Carabao Cup – con il Manchester City, quello che di fatto ha aperto un ciclo vincente senza precedenti: quattro Carabao Cup consecutive, i titoli di Premier del 2018 e del 2019. L’anno in cui il Manchester City è diventata la prima squadra a vincere il Treble domestico (campionato, coppa d’Inghilterra e Coppa di Lega) e ci ha aggiunto anche il Community Shield, nome ufficiale della Supercoppa. Nessuna squadra inglese, prima o dopo il City, ha mai raggiunto un risultato del genere.

Sempre riguardo a Wembley, Guardiola è rimasto spesso affascinato dai rituali e dai dettagli dello stadio londinese: «La tradizione dei due allenatori che guidano le squadre in campo, l’adoravo» ha spiegato, immaginando se stesso, tredicenne, incantato dalla finale Everton-Watford del 1984. Guardiola ha avuto la fortuna di vivere la mistica di Wembley da protagonista ancora prima di diventare manager del Man City: «A Wembley ho vinto due Champions League con il Barcellona: una da giocatore nel 1992 contro la Sampdoria, e una da allenatore nel 2011 contro il Manchester United». Il trionfo del 1992, appunto: fu il primo nella storia del Barça e ha segnato un’epoca. «Sembrava l’inizio di una nuova vita», ha raccontato Charly Rexach, vice di Johan Cruyff. Riguardo alla finale del 2011, invece, Ferguson ammise che quel Barcellona era «a squadra più forte che abbiamo mai affrontato». Guardiola ha ricordato così quella garz: «La cosa di cui sono più orgoglioso è il modo in cui abbiamo vinto. Questo è il mio modo di intendere il calcio».

A Wembley, infine, è legato il ricordo del triplete 2023. L’apice è stata la vittoria della FA Cup contro il Manchester United, segnata da un gol di Gündoğan dopo appena 13 secondi. Guardiola, visibilmente commosso, in quell’occasione ha confidato: «È stato uno dei giorni più belli della mia carriera».In campo, ha abbracciato tutti i giocatori prima di correre sotto la curva dei tifosi. Quella sera, racconta The Athletic, ha incontrato persino Sir Elton John all’aeroporto di Manchester, a rendere il tutto ancora più magico. Nel 2024, però, il copione è stato diverso: il City ha perso contro lo United nella rivincita della finale e, in un video emerso mesi dopo, si è visto Guardiola reagire stizzito agli sfottò di un tifoso dei Red Devils. Nonostante la stagione non sia andata per il verso giusto, con una qualificazione Champions ancora da guadagnare, a Wembley c’è la chance di prendersi uno dei trofei più amati dagli inglesi.

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