Andrés Iniesta ha smesso di giocare da poco, a dicembre 2024 si è disputata la sua gara d’addio in Giappone, ma questo non vuol dire che il suo futuro non sia già scritto. Anzi, si può dire che è già iniziato: come confessato in una lunga intervista rilasciata a El País, l’ex centrocampista del Barcellona vuole diventare un allenatore. Queste sono le esatte parole che ha pronunciato: «Serve ancora un po’ di tempo per vedermi in panchina, sono nella fase iniziale del processo che mi porterà a essere un allenatore. Ma mi piace, spero di riuscire a diventarlo». In realtà Iniesta aveva già manifestato l’intenzione di avviare la carriera da tecnico quando ha annunciato il suo ritiro, ma adesso è arrivata una conferma piuttosto significativa.
Iniesta aveva già iniziato il suo percorso prima del ritiro definitivo: nel corso della sua ultima avventura da professionista, a Dubai, si era iscritto all’Asian License Diploma, un corso finalizzato a ottenere la licenza di livello B nell’ambito della Confederazione calcistica dell’Asia (CAF). È un primo passo, esattamente come l’investimento in un club di terza divisione svedese, l’Helsingor, di cui è diventato comproprietario attraverso la sua società di investimento “Never Say Never”. Che, accanto a questa nuova avventura come dirigente, lo ha proiettato anche nell’imprenditoria: a Iniesta fanno capo diversi negozi, una scuola calcio e anche dei brand sportivi (Mikakus e Capitten).
Nell’intervista al País, l’ex centrocampista del Barça ha parlato anche di tanti altri temi: l’importanza della salute mentale per gli sportivi d’élite e le persone in senso assoluto, il supporto ricevuto da Guardiola e dai suoi compagni quando ha sofferto di depressione, l’importanza di saper fare un passo indietro all’apice della carriera, nel suo caso lasciando il Barcellona per trasferirsi in Giappone, l’amore smisurato che prova nei confronti della famiglia e del Barcellona. Insomma, nell’intervista c’è don Andrés in purezza. In attesa di scoprire come sarà la sua nuova vita in panchina.