Se pensate che i club italiani vadano male nelle coppe europee, allora non avete visto i numeri di quelli tedeschi

Zero club nelle semifinali dei tre tornei UEFA, e in Champions League è successo quattro volte negli ultimi cinque anni. Insomma, forse in Germania dovrebbero iniziare a porsi qualche domanda.

Che vi piaccia o meno, che ci crediate o meno, i risultati di una lega – Premier League, Serie A, Bundesliga, ecc. – nelle coppe europee si misurano in base alla continuità, non agli exploit isolati. È così che viene calcolato il Ranking UEFA, è così che si determina la competitività di un torneo rispetto a un altro. E allora forse l’Italia e la Serie A non stanno vivendo una crisi così profonda. Di certo c’è chi sta peggio: si tratta della Bundesliga, che in questa stagione ha portato zero squadre nelle semifinali delle tre competizioni europee – Champions, Europa e Conference League. Il problema non è tanto questo, quanto il fatto che questo capolavoro al contrario è già avvenuto: guardando alla sola Champions League dal 2021 a oggi, infatti, siamo arrivati alla quarta stagione su cinque senza club di Bundes in semifinale. L’unica eccezione risale all’anno scorso, quando sia il Bayern che il Borussia Dortmund arrivarono si giocarono l’accesso all’ultimo atto del torneo.

Sempre guardando alla Champions League dal 2021 a oggi, il confronto tra la Bundes e tutte le altre leghe top è negativo: le squadre inglesi e spagnole hanno messo insieme sei semifinali, quelle italiane e quelle francesi (cioè il PSG, ma il senso non cambia) sono a quota tre. Quelle tedesche, come detto, sono ferme a due. Se invece espandiamo l’analisi alle altre competizioni, scopriamo che le cose vanno leggermente meglio in Europa League – l’Eintracht ha vinto il trofeo nel 2022, lo stesso anno in cui il Lipsia ha disputato la semifinale, e il Leverkusen ha giocato la finale un anno fa – e sono addirittura peggiori in Conference: da quando è stato istituito il torneo, le squadre tedesche non hanno mai raggiunto gli ottavi di finale; Union Berlin (2022) e Colonia (2023) si sono fermati ai gironi eliminatori, Eintracht (2024) e Heidenheim (2025) sono stati eliminati ai playoff.

E quindi si può dire: al di là degli exploit isolati del Dortmund e/o dell’Eintracht e/o del Lipsia, sono anni che i club di Bundesliga faticano in Europa. Lo stesso Bayern, dopo la grande vittoria nel 2020, è stato eliminato quattro volte ai quarti, da PSG, Villarreal, Manchester City, e Inter, e solo una volta in semifinale, dal Real Madrid. Gli stessi giornali tedeschi ammettono l’inferiorità o comunque i problemi delle loro squadre: dopo l’eliminazione del Bayern (battuto dall’Inter) e dell’Eintracht (sconfitto dal Tottenham), le ultime due squadre rimaste in corsa, il quotidiano Die Zeit ha scritto un articolo dal titolo significativo, ovvero “Wenn es ernst wird, schaut die Bundesliga wieder zu”. Traduzione: “Quando le cose si faranno serie, la Bundesliga resterà di nuovo a guardare”. Forse è un po’ troppo catastrofica come previsione, ma il Ranking UEFA non mente: se torniamo indietro a quello del 2020, rileviamo che la Serie A accusava quattro punti di ritardo dalla Bundesliga; ora, invece, ne ha dieci di vantaggio. Forse in Germania dovrebbero iniziare a farsi qualche domanda.

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