Super Gigio, davanti a tutti. Soltanto una volta Gianluigi Donnarumma è stato eletto miglior portiere del mondo: nel 2021, quando era fresco di trionfo continentale, ricevette il titolo dall’IFFHS, istituto di storia e statistica del calcio. Eppure, dati alla mano, il numero uno è ancora lui: a decretarlo non sono le parate recenti – pur notevolissime – che per esempio hanno estromesso l’invalicabile Liverpool dalla Champions League., ma i dati. Nudi e crudi. Sono quelli elaborati dal CIES Football Observatory in una speciale classifica redatta in base ai risultati e alle prestazioni dell’ultimo anni.
La graduatoria dei migliori cento portieri vede Donnarumma in cima a un podio completato da Yann Sommer e Thibaut Courtois. Per arrivare al verdetto finale, il gruppo di ricerca si è affidato a una serie di informazioni raccolte tra il 31 marzo 2024 e il 31 marzo 2025 (notare bene: vengono considerate soltanto le gare disputate nei campionati nazionali). Da questi dati, il CIES ha poi elaborato tre variabili fondamentali: i punti ottenuti a partita, la deviazione percentuale delle parate effettive rispetto alle parate attese – una sorta di expected goals, però calibrato sugli interventi dei portieri – e il coefficiente di difficoltà dei singoli campionati. Combinando i tre valori, si ottiene così un indice di performance definitivo.
Prendiamo il caso dell’estremo difensore del PSG. Punti a partita: 2,64. Interventi effettivi rispetto a quelli attesi: +4,4o% (una differenza piuttosto alta a questi livelli, caratteristica appunto di quei portieri particolarmente decisivi nelle loro squadre). Coefficiente di difficoltà delle competizioni svolte: 0,90. Totale, 95,5 punti. Il secondo in classifica, che come detto è Sommer, si ferma a 91,7. Courtois segue a quota 88. Ma se le prime due componenti sono fattuali o frutto di rielaborazioni ormai standardizzate, come si fa a decretare con esattezza quanto la Serie A o la Liga (rispettivamente 0,94 e 0,96) siano più difficili della Ligue 1? Per questo il Ranking UEFA, così come ci sono altre statistiche che possono venire in aiuto per stilare una graduatoria accurata. Trattandosi però di variazioni al dettaglio, la loro risonanza su un indice di questo tipo rischia di essere ingannevole: basti pensare che Moldovan, portiere del Sassuolo dominatore della cadetteria, precede in classifica Svilar, Milinkovic-Savic, De Gea e Caprile – gli unici altri portieri di club italiani” nella top-100. Che la Serie B abbia un livello di competitività precisamente pari a 0,68 – e non 0,5 o 0,75 – è, insomma, molto complicato da appurare. Anche se la metodologia del CIES ha un’innegabile reputazione, e tutti i portieri in esame sottostanno agli stessi criteri di valutazione. Buon per Donnarumma, che senz’altro è un fuoriclasse. Senza bisogno di ulteriori statistiche a riprova.