Ci è voluto qualche anno, ma ormai il cambiamento è avvenuto, sta avvenendo. E non piacerà a tutti. I Match Program, infatti, stanno scomparendo. Anche se sono una delle tradizioni più amate del calcio britannico. Perché ci sono da sempre, perché sono dei prontuari scritti della partita che si sta per assistere. Attenzione, non stiamo parlando del classico volantino informativo stampato alla bell’e meglio su singolo foglio A4, come spesso possiamo trovare anche alle nostre latitudini, ma di un vero e proprio libriccino, si può dire anche un pamphlet, dove trovano spazio – oltre alle statistiche, alle nozioni su squadre, sul campionato – pagine intere dedicate alla fanbase locale. Inoltre distribuiti gratis nei pressi dello stadio, o comunque vengono venduti a basso costo. E quindi sono una sorta di contenitore comunitario, particolarmente sentito nelle serie minori. Dove i tentacoli dei media mainstream tendono a non arrivare.
Tutto era così fino a qualche anno fa. Ma ora, come detto, anche i Match Program stanno progressivamente sparendo dagli impianti sportivi. A raccontare questo trend è il Telegraph, attraverso un reportage scritto dopo aver visitato le piazze “a rischio”. Tutto si deve a una votazione che l’English Football League – l’associazione dei club professionistici che militano in Championship, League One e League Two, i tre campionati appena sotto la Premier League – aveva tenuto a maggioranza nel 2018: la soppressione dell’obbligo di stampare i Match Program. A distanza di sei stagioni, ora tutti i 24 club di League Two non offrono più il servizio tradizionale. A questi si aggiungono la metà delle partecipanti alla League One e diverse formazioni di Championship – tra cui Blackburn, Swansea e Bristol City.
La ragione dietro il maxi-taglio è sia economica sia ambientale. Il Bradford City ha sottolineato come la fugacità del prodotto – sfogliato voracemente, ma già “vecchio” dopo 90 minuti – abbia un problematico impatto sui rifiuti. A Port Vale invece, soltanto il comparto Match Program ha portato a perdite per 30mila sterline nel corso della passata stagione sportiva: cifre importanti, quando si tratta della quarta serie inglese.
Al generale fuggi fuggi fanno poi da contraltare alcuni casi opposti, nel senso che ci sono alcuni club che difendono l’uso dei Match Program – come per esempio il Wrexham. Un contenuto dal sapore vintage, ma che continua a coinvolgere i tifosi delle piccole. Fino a fornire vere e proprie opportunità, per svagarsi o arrotondare: a vendere i libretti in appositi stand fuori dallo stadio, infatti, sono spesso ragazzini e pensionati. Il raccordo generazionale, tra vita locale e passione calcistica, è racchiuso in queste pagine. Di presente e di passato, che se ne va.