Sognare non costa nulla. Dalla Francia al Portogallo, passando per Germania e Paesi Bassi: un pensiero condiviso a tutte le latitudini del calcio europeo. Questione di coppa. Ed è proprio nelle coppe nazionali che fioccano le sorprese. Il notevole percorso di Empoli e Bologna, pur sempre formazioni di Serie A, fa meno notizia rispetto a quello che è avvenuto all’estero. Dove a sorprendere tutti sono stati ben altre outsider. Fino alla dilettantistica quarta serie lusitana.
Partiamo dal caso più eclatante, appunto. La Taça de Portugal è arrivata alle semifinali. E sulla strada del Benfica ci sarà l’insospettabile Tirsense. Militante nel Campeonato de Portugal, quarto gradino nazionale – la nostra Serie D, praticamente. Ecco allora gli ingredienti da fiaba, che qualunque calciatore non professionista va fantasticando da sempre: giocarsela contro il club più titolato del Paese, in una sfida in gara doppia che in ogni caso resterà negli annali. Impresa sportiva o fortuna? Entrambe, di sicuro: questa piccola squadra nei dintorni di Porto ha risposto presente a un sorteggio senza dubbio benevolo, che per sei volte su sei l’ha messa di fronte ad avversarie alla portata, senza particolari sbalzi di categoria. Una lunga rincorsa fino all’Estádio da Luz.
Altro giro altra corsa. La Coupe de France, che è letteralmente costruita per favorire grandi colpi di scena, anche quest’anno è pronta a sparigliare le carte: basti pensare che, dal 2006 in poi, hanno raggiunto la finale ben dieci squadre che disputavano campionati inferiori alla Ligue 1. La prossima – in Costa Azzurra faranno gli scongiuri – potrebbe essere il Cannes, attualmente nel Championnat National 2, il quarto livello del calcio transalpino (in questo caso professionistico). Finora si è resa protagonista di un percorso netto, ha già eliminato tre formazioni di Ligue 2 – Grenoble, Lorient, Guingamp – e si prepara ad affrontare il Reims, quartultimo in Ligue 1, nel penultimo atto della competizione. Piccola nota a margine: il Cannes si giocherà la partita della vita davanti al pubblico di casa, grazie al format del torneo che prevede il vantaggio del fattore campo per le squadre di categoria inferiore. Si godrà l’occasione anche il Dunkerque (Ligue 2), nell’altra semifinale contro il PSG.
Stessa musica in Germania, dove il grande intruso – fra Bayer Leverkusen, Stoccarda e Lipsia – è l’inaspettato Arminia Bielefeld. Una vecchia conoscenza della Bundesliga, ma in fase decadente e al momento impelagata nella 3. Liga. In semifinale – anche nel caso tedesco, rigorosamente in casa della sfavorita – si giocherà il tutto per tutto contro i campioni di Germania. Come dice il direttore sportivo del club: «Sarà una prova erculea, ma che affronteremo molto volentieri».
Perfino il calcio inglese non riesce a tenere il passo, solitamente foriero di straordinarie underdog. In questa edizione di FA Cup, tuttavia, tra le tante sopravvissute inattese ai quarti di finale l’unica di basso rango è il Preston North End: provenienza Championship, se la vedrà domenica contro l’Aston Villa. Di fronte a simili paragoni europei, la nostra semifinale a sorpresa – che Empoli e Bologna hanno tutto il diritto di vivere con altrettanto pathos – ha il quoziente tecnico di una semifinale di Champions. Ancora peggio è andata alla Copa del Rey, dove le due finaliste usciranno dalle partite Barcellona-Atlético Madrid e Real Madrid-Real Sociedad: che noia, viene da dire.
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