Huijsen è nato ad Amsterdam, ha giocato con le Nazionali Under dell’Olanda e ora sta per esordire con la Spagna

La sua prima partita in Nazionale sta diventando un caso diplomatico. Anche perché il debutto potrebbe avvenire proprio contro i Paesi Bassi.

Occasione migliore – e peggiore, allo stesso tempo – non poteva esserci. Dean Huijsen, a nemmeno vent’anni, si sta già rivelando uno dei migliori difensori della Premier League. Era soltanto questione di tempo, prima della chiamata della Nazionale. Il problema è: quale Nazionale? L’ex Juve e Roma è nato ad Amsterdam, da famiglia olandese, ma è cresciuto in Spagna. Huijsen ha scelto di rappresentare gli iberici, e proprio in questi giorni è arrivata la prima convocazione di De la Fuente. Come se non bastasse, domani a Rotterdam si giocherà Paesi Bassi-Spagna, gara d’andata dei quarti di finale di Nations League. Apriti cielo.

L’intrigo internazionale esiste, e non viene sottovalutato. Perfino il commissario tecnico degli spagnoli, in un primo momento, aveva preferito non inserire il centrale del Bournemouth nella lista dei 25: la prima non si dimentica mai, il clima sarebbe stato rovente – senza scomodare la notoria rivalità fra i due paesi, culminata nella finale del Mondiale 2010 – e tutto sommato, potendo evitare, tanto meglio. Semplicemente, dopo che Iñigo Martínez ha dovuto lasciare il ritiro della Nazionale per infortunio, De la Fuente non ha potuto evitare di chiamare Huijsen: per non rimanere senza difensori di ruolo, ha scelto il migliore in circolazione fra gli esclusi. Toccherà a lui, quindi. Qualcuno si divertirà a dire che era scritto.

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«Il mio posto è la Spagna», aveva raccontato il ragazzo a più riprese. «Appena ho qualche giorno libero, vado a casa. Cioè in Spagna. Mi sento più spagnolo che olandese: è il mio paese, sono cresciuto lì, ho fatto quello che ho sentito e mi pareva corretto”. E soprattutto è una scelta legittima, che Huijsen stava preparando da tempo con l’ottenimento della cittadinanza spagnola nel febbraio 2024. Ed entrando nel giro dell’Under 21. Prima di allora, altre opzioni non ne ha avute: le prime gare nelle Nazionali giovanili, dall’U17 all’U19, le aveva giocate con la maglia Oranje. Anche suo padre Donny è stato un calciatore, con un passato nelle prestigiose giovanili dell’Ajax e un debutto in prima squadra. Presto però, la famiglia Huijsen si è trasferita a Marbella, dove il piccolo Dean ha vissuto dai cinque anni in poi. Fino a diventare a sua volta calciatore, approdando nella cantera del Málaga prima di trasferirsi in Italia, alla Juventus.

Inevitabile che nei Paesi Bassi, tra eco mediatica e social network, la notizia dell'”amsterdammer traditore” stia facendo il giro del web. E per aggiungere ulteriore pepe alla vicenda, ci si mette pure la storia: nel XVI secolo le Province Unite, embrione dello Stato moderno che sarebbe emerso, subirono la dominazione spagnola e l’indipendenza che ottennero dopo decenni di conflitto viene tuttora celebrata nelle città olandesi. Insomma, Huijsen non poteva cacciarsi in un’impasse più intricata. «Nel calcio ti criticano sempre, ma non importa», ha risposto lui. «Se fossi nato in Spagna per poi trascorrere la maggior parte della mia vita nei Paesi Bassi, magari avrei scelto di giocare per i Paesi Bassi. Non è un sentimento facile da spiegare”» Soprattutto ai 50mila tifosi oranje che giovedì sera affolleranno il De Kuip.