La coreografia prima di Fiorentina-Juventus è andata oltre il limite dello sfottò?

Il club bianconero avrebbe chiesto alla Questura di identificare i responsabili, nel frattempo alla Fiorentina potrebbe essere comminata solo una sanzione economica.

Fiorentina-Juventus 3-0 è stata una partita dall’impatto enorme. Al di là di quello che è successo in campo, dove la squadra di Palladino di fatto ha sancito la fine del progetto-Thiago Motta, è inevitabile che si parli anche di ciò che è avvenuto sugli spalti. E, quindi, della coreografia allestita dalla Curva Fiesole in occasione della gara. L’insulto “disegnato” dai tifosi viola, chiaro e inequivocabile, ha avuto un effetto significativo: secondo quanto riporta Tuttosport, la dirigenza della Juventus avrebbe chiesto alla Questura di Firenze di individuare i responsabili di quella scritta; anche lo stesso ambiente fiorentino, in qualche modo, ha accolto la coreografia in modo controverso: La Nazione, il quotidiano più prestigioso di Firenze, ha scritto che «forse si poteva anche evitare. Siamo nel campo degli sfottò, va bene. Però quel “Juve m….” a tutta curva non ha dato di Firenze una bellissima immagine. Ecco, invece di un messaggio in negativo, ne avremmo preferito uno in positivo, una di quelle coreografie che sono rimaste nella storia».

Ecco, il punto è proprio questo: la rivalità con la Juventus, a Firenze, è molto sentita. Ed è vissuta in modo visceralmente goliardico: una condizione che, come dire, in qualche modo può portare a fare un passo oltre il limite della beffa, della presa in giro. Molte altre coreografie, nella storia recente del calcio e non solo in Italia, hanno “attaccato” direttamente gli avversari di giornata, soprattutto nei derby. Basti pensare a quelle delle curve di Inter e Milan, oppure ancora a quelle fatte in occasione della stracittadina di Roma: a San Siro e all’Olimpico abbiamo letto solo una volta un “Inter Mer*a”, altre volte abbiamo visto un “Interista diventi pazzo”, un “Anti-Lazio”, un “Siete usciti dai tombini”, un “Circo Internazionale”.

Insomma, si può dire: nelle curve italiane, le offese dirette sono decisamente più rare rispetto a insulti più figurati. Più creativi, viene da pensaere. Ecco perché la scritta comparsa in FIorentina-Juve ha fatto molto discutere. Il punto, però, è che non è facile – diciamo pure che è impossibile – trovare il punto esatto in cui si finisce per passare il limite. Al di là della sensibilità di ogni tifoso e di ogni persona, è un’idea impossibile proprio a livello legislativo, di precedenti, di procedure. È inevitabile: bisognerà ragionare caso per caso, coreografia per coreografia, striscione per striscione. Nel caso di specie, come scrive Repubblica, «la Fiorentina non rischia niente più di una sanzione economica. Solo nel caso in cui venisse riconosciuta la violazione dell’articolo 28 del codice di giustizia sportiva, quello legato ai casi di “discriminazione”, potrebbe arrivare la chiusura della curva. Ma non sembra questo il caso». Difficile aggiungere altro, e in fondo la controversia sta proprio qui.