Un anno fa, proprio di questi tempi, lo Strasburgo era allenato da Patrick Vieira ed era una squadra in crisi. Di risultati, di identità. Anche i rapporti con i tifosi erano difficili: i gruppi organizzati protestavano costantemente contro la proprietà, la BlueCo, ovvero il gruppo che detiene anche la maggioranza del Chelsea. Ecco, quest’ultimo aspetto non è cambiato: il collettivo ultras UB90 continua a guidare le manifestazioni ostative nei confronti del club, prima tra tutte un quarto d’ora di sciopero dei cori all’inizio di ogni partita, e contro il concetto stesso di multiproprietà. Il punto è che tutto il resto è cambiato e sta cambiando molto. E in meglio. Il Racing Strasburgo, infatti, è allenato da Liam Rosenior, è una delle squadre più giovani e divertenti della Ligue 1 e soprattutto è settimo in classifica. A due punti dal Lione sesto, quindi a due punti da un piazzamento che varrebbe la qualificazione alla prossima Conference League.
Veniamo ad approfondire i concetti cui abbiamo accennato: lo Strasburgo ha la rosa più giovane (età media 22,6) di tutta la Ligue 1, con solo tre giocatori (Diego Moreira, Petroic e Wiley) arrivati direttamente dal Chelsea. Tutti gli altri sono dei talenti di proprietà – almeno virtualmente, visto che comunque il Chelsea resta la squadra ammiraglia del gruppo – che stanno rendendo ad alto livello. A cominciare da Emanuel Emegha, 22enne attaccante arrivato dallo Sturm Graz a luglio 2023 e autore di 11 gol. Altri nomi da segnalare sono quelli di Mamadou Sarr, 19enne centrale difensivo acquistato in estate dal Lione, di Dilane Bakwa, 22enne esterno arrivato dal Bordeaux , di Guéla Doué, 22enne terzino preso dal Rennes. Come scrive anche il Guardian in questo articolo, questo gruppo di ragazzi ha creato una frattura interna al tifo del Racing: mentre la curva continua a opporsi alla strategia della proprietà americana, il resto dello stadio si è innamorato della sua squadra. Forse non del progetto, o magari sì, ma il punto è che ora ci sono tantissime persone che sostengono la squadra di Rosenior.
Anche lo stesso tecnico è una grande scoperta: Rosenior, infatti, è al suo primo incarico fuori dal calcio inglese. Anzi, in realtà è anche la prima volta che allena una squadra di prima divisione, dopo aver lavorato come collaboratore al Brighton, come vice al Derby County e dopo aver guidato l’Hull City per una stagione e mezza, a cavallo tra il 2022 e il 2024. Eppure gli sono bastati pochi mesi per mettere insieme i pezzi di un puzzle complicato: tra la finestra estiva e quella invernale, infatti, lo Strasburgo ha messo insieme 15 operazioni di mercato in entrata e sette svincoli, per un investimento complessivo di 55 milioni di euro. Non male per quello che, a conti fatti, resta un club piccolo-borghese di Ligue 1.
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