Kylian Mbappé corre talmente veloce che i suoi allenatori gli hanno chiesto di rallentare un po’

L'attaccante del Real Madrid ne ha guadagnato in precisione e qualità nella finalizzazione.

La prima cosa che viene in mente, a guardare giocare Mbappé o anche solo a nominarlo, è la velocità. L’attaccante francese del Real Madrid è un mostro di rapidità, lo confermano i dati raccolti da SkillCorner negli ultimi anni: in Ligue 1 ha toccato punte massime di 32,5 km/h, e ora anche al Real Madrid ha raggiunto apici altissimi, fino a 31,7 km/h. E il bello è che questi sono dati aggregati, cioè riferiti alla velocità media calcolata in ogni partita.; i suoi picchi, quindi, sono decisamente più alti, fino a sfiorare i 39-40 km/h. Chi è in grado di fare certi scatti ha certamente qualcosa in più rispetto ai suoi compagni e i suoi avversari. Un qualcosa che lo rende semplicemente imprendibile, ovviamente in un duello di pura velocità. Il fatto che Mbappé, poi, abbia anche una grande tecnica è un altro discorso.

Tornando alla velocità, The Athletic ha fatto un po’ di scoperte davvero interessanti – le trovate in questo lungo articolo. Per esempio che alcuni allenatori di Mbappé, a un certo punto della loro esperienza confivisa, gli hanno chiesto di rallentare. O, quantomeno, di imparare ad andare a ritmi più moderati, in modo da poter sfruttare anche altre caratteristiche del suo repertorio. Lo ha raccontato lui stesso, Mbappé, in un’intervista relativa al suo rapporto con Mauricio Pochettino, allenatore del PSG tra il 2021 e il 2022: «Avevo bisogno di migliorare la mia finalizzazione, e allora con il mister ci siamo detti che sarebbe stato utile imparare a controllare meglio la mia velocità. Arrivavo davanti al portiere correndo a 37-38,5 km/h, una situazione diversa rispetto a chi magari ci arriva a 26 km/h. Ecco, nel momento in cui mi avvicinavo alla porta avevo bisogno di andare più piano, in modo da avere maggior controllo del pallone. E non solo: rallentare un po’ mi avrebbe permesso di aspettare l’arrivo di qualche compagno, di non trovarmi sempre completamente solo. Era come se la mia velocità mi isolasse dal resto della squadra».

Sembra incredibile, eppure è proprio così: fino a qualche anno fa, Mbappé andava troppo veloce. Poi qualcosa è cambiato, nel senso che ha lavorato su questa sua dote eccessiva e l’ha ricalibrata. E infatti adesso, come rileva The Athletic, le cose sono cambiate: il dottor r David Lunn, docente di biomeccanica dello sport e dell’esercizio fisico presso la Carnegie School of Sport della Leeds Beckett University, ha notato che «Mbappé ha cambiato la sua postura in fase di sprint. Adesso si inclina di più in avanti, in modo da ampliare la sua capacità di distribuire la forza nella direzione di marcia. In poche parole: adesso riesce a controllare meglio la sua corsa, pur mantenendo dei picchi altissimi quando esegue uno scatto ha sviluppato la capacità di cambiare direzione, superare gli avversari anche col dribbling, non solo in velocità, e di crearsi maggior spazio per tentare il tiro in porta». Non c’è molto altro da aggiungere.