C’è sempre stata grande attesa intorno a Lorenzo Lucca: fin da quando si è manifestato ad alti livelli con la maglia del Pisa, ogni mossa che ha fatto e l’andamento della sua carriera sono stati oggetto di attenzione, di dibattito. Su di lui pesa sicuramente il fatto di essere un precursore, il primo prototipo di centravanti italiano molto alto (secondo Wikipedia siamo sui 201 centimetri) ma anche tecnico, una specie di freak per il nostro movimnto. Poi ci sono stati il suggestivo passaggio all’Ajax – primo calciatore italiano di sempre a giocare nel club di Amsterdam – e il fallimento di quell’esperienza, una sorta di ritorno sulla Terra (cioè a Udine) che ha fatto dubitare della consistenza di Lucca, della sua possibilità di andare oltre una certa dimensione. Ora, però, siamo in una nuova fase di entusiasmo: Lucca, infatti, ha superato per la prima volta il muro dei dieci gol in una stagione. Basterebbe già questo, ma c’è anche tanto altro da raccontare: il modo in cui ha segnato questi gol, il suo impatto crescente nel gioco dell’Udinese e il cambiamento della percezione che abbiamo di lui, quella per cui oggi Lorenzo Lucca è un attaccante pronto per una squadra dalle ambizioni più importanti rispetto a quella friulana.
Ma andiamo con ordine, partendo dalle cifre: contro la Roma, Lucca ha realizzato il gol numero otto del suo campionato, la stessa identica cifra che ha messo insieme in tutta la stagione 2023/24. A queste otto reti vanno aggiunte anche le due realizzate nei turni preliminari di Coppa Italia, una contro l’Avellino e una contro la Salernitana. Tornando al gol contro la Roma, va sottolineato che si tratta del quinto gol di piede – tutti di destro – realizzati dall’attaccante dell’Udinese, mentre gli altri cinque sono arrivati di testa. Infine, ma non per importanza, parliamo per un attimo della bellezza di questa rete: al di là della fucilata che quasi spacca la porta di Svilar, va apprezzata la pulizia dello stop in uno spazio stretto, la velocità con cui Lucca trova subito la coordinazione dopo il controllo di petto, tutte cose che si farebbe fatica ad associare a un giocatore così prestante.
Un bel gol, non c’è che dire
Pochi giorni fa, parlando a Sportweek, Lucca ha confermato proprio questa sensazione di diversità rispetto ad altri attaccanti: «Ho un fisico e delle qualità tecniche particolari, col duro lavoro sono convinto di poter fare grandi cose». Il centravanti dell’Udinese ha detto queste parole mentre parlava delle sue possibilità di giocare in Nazionale (con la quale ha esordito a ottobre scorso), della concorrenza a distanza con Scamacca e Retegui. Un argomento che non può più essere più un tabù: sono mesi, infatti, che Lucca segna gol differenti da quelli che ci aspetteremmo – per esempio quello arrivato contro l’Inter, all’apice di una grande progressione palla al piede – e che segna gol difficili, cioè attraverso conclusioni a basse percentuali realizzative. Secondo i dati di Fbref, l’attaccante dell’Udinese ha un delta decisamente positivo (+4.6) tra reti attese e reti effettivamente realizzate.
Insomma, si può parlare di Lucca come di un centravanti in grado di concretizzare situazioni difficili. Ed è una dote importante, soprattutto se consideriamo la sua centralità assoluta nel gioco dell’Udinese: dall’arrivo in panchina di Runjaic i bianconeri hanno esasperato la loro tendenza alla verticalità, e in questo senso la presenza di una punta come Lucca è una risorsa significativa. L’ex centravanti di Pisa e Ajax non viene utilizzato solo come pivot, come destinatario di lanci lunghi tesi a sfruttare la sua stazza, ma anche come grimaldello tattico, come guastatore che allunga e allarga le difese avversarie attaccando la profondità. Anche questa, a pensarci bene, è una condizione abbastanza atipica per un calciatore di 201 centimetri.
Lorenzo Lucca va verso i 25 anni, li compirà a settembre, allora non può più essere considerato come una giovane promessa. Il suo, come detto, è stato un percorso accidentato, anche anomalo, quindi ci sta che la sua esplosione reale avvenga soltanto adesso. L’Udinese ha avuto una bella intuizione nel prenderlo e poi nel metterlo al centro del suo progetto, e ora sembrerebbe anche pronta a raccogliere i frutti del suo investimento (otto milioni di euro per prelevarlo dall’Ajax): secondo le ultime indiscrezioni di mercato, le diverse società interessate a Lucca si sono viste recapitare una richiesta di 25 milioni. È una valutazione che ha un senso, soprattutto nella finestra di gennaio, ma su cui bisogna riflettere in vista di quella estiva: Lucca avrà finalmente la sua occasione in un club con ambizioni diverse? La crescita verticale che ha avuto negli ultimi mesi dice che la meriterebbe proprio.