Pochi attaccanti di Serie A tirano forte (e bene) come Nikola Krstovic

Il centravanti del Lecce ha delle grandi doti balistiche.

Subito dopo il suo esordio esplosivo in Serie A, tre gol nelle prime tre gare disputate con il Lecce, sembrava che Nikola Krstovic fosse destinato a diventare il grande colpo di questa (ennesima) era-Corvino. Col tempo, nel tempo, il centravanti del Montenegro ha un po’ normalizzato le sue medie realizzative: ha chiuso la sua prima stagione con sette reti complessive, quest’anno le cose stanno andando meglio (siamo già a quota otto marcature in Serie A) ma non siamo ancora di fronte a un crack assoluto. Oppure, diciamola nel modo giusto: Krstovic non ha segnato e non sta segnando a ripetizione, a getto continuo, ma sta offrendo un rendimento in linea con le ambizioni e le aspettative del Lecce. Anche perché, a intervalli ciclici, mette in mostra qualità balistiche davvero importanti.

Chi segue le partite del Lecce lo sa molto bene: Nikola Krstovic sa e quindi può tirare fortissimo, ma anche bene, da qualsiasi posizione. Con entrambi i piedi. E quindi il gran gol realizzato contro l’Empoli, grazie a una splendida conclusione di sinistro dal limite dell’area, deve essere considerato come un gol alla Krstovic. Lo dice lo storico del centravanti montenegrino, lo dice la stessa sintesi della partita giocata allo stadio Castellani: nel primo tempo, infatti, il Lecce è andato in vantaggio grazie a un’altra bella botta sparata da Krstovic, un tiro di prima intenzione di sinistro che ha sorpreso il portiere avversario sul primo palo.

Il secondo contro l’Empoli non è il gol più bello segnato da Krstovic con il Lecce. Anzi, da quando gioca con la maglia giallorossa ha scoccato diversi tiri ancora più spettacolari. Ecco un po’ di esempi: quello contro il Monza nella scorsa stagione, una splendida conclusione di prima dopo il rimbalzo del pallone; quello (ancora) contro il Monza di qualche settimana fa, una gran girata dall’interno dell’area di rigore (ma da posizione molto angolata); la punizione fortissima realizzata contro il Parma; la meravigliosa botta da fermo finita nella porta del Cagliari a settembre scorso, solo che l’arbitro aveva già interrotto il gioco per un’infrazione precedente; infine, ma non in ordine di importanza, il tiro finito sul palo durante la sfida interna contro il Genoa, meno potente e con una traiettoria più arcuata, ma comunque bellissimo. Talmente bello che merita di essere rivisto:

Come si dice: palo a portiere battuto

Proprio guardando e riguardando questo tiro, si vede che Krstovic non calcia solo di potenza. O meglio: il fatto che i suoi tiri risultino sempre potenti non inficia la loro precisione. È una questione di meccanica – come si inarca, come lascia andare la gamba, come impatta la palla – ma anche di pura sensibilità tecnica. Insomma, stiamo parlando di un centravanti in grado di segnare in qualsiasi situazione, almeno in teoria. Lo ha dimostrato anche con la maglia della sua Nazionale: nella gara di Nations League vinta 3-1 contro la Turchia, Krstovic ha realizzato una tripletta, ma soprattutto ha siglato un gol con un grandissimo tiro in diagonale da fuori area, un destro poderoso che il portiere avversario non è riuscito a contenere. E che è partito talmente all’improvviso che neanche le telecamere sono riuscite a immortalarlo come si deve.

Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni, il Betis Siviglia avrebbe voluto prendere Krstovic. Forse ci sarebbe anche riuscito, se non fosse il Lecce ha rifiutato un’offerta importante (12 milioni di parte fissa più tre di bonus) arrivata dall’Andalusia. Evidentemente, Corvino e gli altri dirigenti giallorossi sanno di avere tra le mani un attaccante di qualità, ancora giovane (compirà 25 anni ad aprile) e quindi con ampi margini di miglioramento. I tiri che scocca e che spesso converte in gol, come dire, sono un buon indizio: rimandare la cessione potrebbe alimentare la consistenza della plusvalenza, soprattutto se consideriamo che la cifra investita per prenderlo, almeno secondo Transfermarket, non potrà superare i 4,4 milioni di euro.