Per il caso Dani Olmo il Barcellona rischia di perdere il giocatore e una valanga di soldi, oltre alla pessima figura

Lo scioglimento del contratto, automatico in caso di mancata registrazione nella rosa, determinerebbe un disavanzo (tra denaro reale e virtuale) superiore ai 270 milioni di euro.

Per il Barcellona e per i suoi tifosi, si può dire, non è stato un Capodanno facile. Le preoccupazioni e le ansie in merito alla posizione di Dani Olmo, che era stato registrato dalla Liga in via provvisoria – cioè fino al 31 dicembre 2024 – si sono materializzate nella realtà: con l’ingresso del 2025, il giocatore della Nazionale spagnola è stato escluso ufficialmente dalla lista dei giocatori utilizzabili dal tecnico Flick. Per chi vuole approfondire, qui c’è tutta la storia raccontata nei dettagli. In questo articolo, ci limiteremo a dire che la pessima situazione finanziaria del Barça ha determinato uno sforamento del tetto salariale imposto dalla Liga, che in estate aveva permesso al club catalano di registrare Olmo solo a causa di alcuni gravi infortuni capitati ad altri giocatori della prima squadra. E che adesso, una volta scaduti i termini della registrazione provvisoria, ha cancellato Dani Olmo dalla rosa blaugrana. In teoria il Barcellona avrebbe tempo fino al 3 gennaio per sistemare le cose. Anzi, dalla Catalunya sono arrivati degli annunci ottimistici, in questo senso. Ma la brutta figura resta, rimarrà. Ed è gigantesca. Col passare delle ore, inoltre, aumenta sensibilmente la possibilità che il Barça ci rimetta anche un’enorme quantità di denaro.

Intanto, prima di andare avanti, bisogna aggiungere che c’è un altro giocatore del Barça nella stessa situazione di Dani Olmo: si tratta di Pau Víctor, attaccante di 23 anni aggregato quest’anno alla prima squadra dopo una grande stagione nel Barcellona B. È chiaro, però, che le notizie relative a Dani Olmo facciano molto più rumore, in fondo stiamo parlando di un calciatore di primo livello, di un fantasista con un ruolo centrale nella Spagna campione a Euro 2024. Che è stato protagonista, per altro, di un grande inizio di stagione con la maglia blaugrana.

Un altro aspetto importante riguarda i motivi per cui i dirigenti della Liga hanno confermato l’esclusione di Olmo dalle liste del Barça: secondo un comunicato ufficiale pubblicato dal campionato spagnolo, il club catalano «non ha presentato alcuna alternativa valida» per integrare i bilanci e, quindi, per ottenere la licenza che permettesse a Olmo e Victor di restare nell’organico di Flick. Secondo quanto riportato da diverse testate spagnole, per esempio Marca, Laporta e i suoi collaboratori avrebbero presentato dei documenti in cui attestavano un’iniezione di fondi pari a 104 milioni di euro provenienti dalla vendita dei palchi del nuovo Camp Nou – attualmente in fase di ristrutturazione, anche se i lavori sono in ritardo. Il problema, secondo la Liga, è che questa garanzia non era e non è abbastanza. Anche la RFEF, la Federcalcio spagnola, ha confermato la decisione.

In virtù di tutto questo, e di una clausola nel contratto di Dani Olmo che prevede lo scioglimento unilaterale del rapporto in caso di mancata registrazione in squadra, la situazione del Barcellona si può definire drammatica. Come detto e come si può percepire, infatti, se le cose non cambiassero il danno economico sarebbe davvero significativo. I conti in tasca a Laporta e ai suoi manager li hanno fatti i giornalisti di Forbes, che da questo punto di vista sono delle fonti piuttosto attendibili: intanto il Lipsia dovrà continuare a ricevere tutto il denaro pattuito per la vendita del cartellino del giocatore, ovvero 55 milioni di euro; in più il Barça dovrebbe comunque versare a Dani Olmo gli emolumenti concordati (48 milioni di euro spalmati fino al 30 giugno 2030) in sede di trattativa, a meno di nuovi accordi da prendere con lui e con il suo agente.

A questi soldi “reali”, vanno aggiunti anche quelli potenziali e che il Barcellona non incasserà mai, ovvero quelli relativi a un’ipotetica cessione di Olmo a un altro club (secondo Transfermarkt, il valore di mercato del fantasista spagnolo è di 60 milioni di euro). E non solo: sempre secondo quanto scritto da Forbes, che a sua volta cita delle indiscrezioni riportate dal quotidiano catalano Sport, la cifra incassata dal Barcellona per i palchi del Camp Nou (104 milioni, come detto) equivarrebbe alla metà di quanto inizialmente preventivato. Il motivo di questa ulteriore perdita è semplice da individuare: Laporta e il suo club avevano bisogno di liquidità in tempi brevissimi, e così gli investitori hanno tirato molto sul prezzo. Basta fare qualche addizione per rendersi conto che siamo oltre i 270 milioni di euro di disavanzo, tra denaro reale e denaro virtuale. Non c’è molto altro da aggiungere, in attesa di capire come finirà questa storia così amara, ma anche così grottesca.