Ci scommettiamo: non è facile essere Jobe Bellingham. Nel senso che non è facile essere un calciatore ed essere identico – proprio dal punto di vista fisico – a un altro calciatore che si chiama Bellingham, a un fratello che gioca e vince con il Real Madrid, che ha infranto e quindi aggiornato moltissimi record di precocità, che ha soltanto 21 anni ed è considerato una stella di livello globale. Insomma, si può dire: se gli è andata bene, Jobe Bellingham si è sentito dare del raccomandato. E in ogni caso deve far fronte a dei paragoni pesanti, anzi enormi. È anche in virtù di tutto questo che la sua ascesa recente, di cui parleremo tra poco, deve essere accolta in modo positivo: Jobe Bellingham non sarà ancora come suo fratello, e non sappiamo se sarà mai alla sua altezza, ma sta dimostrando di poter diventare un ottimo calciatore. Anzi: di esserlo già, ovviamente a un livello leggermente più basso.
Ma andiamo con ordine: in questi giorni si parla di Jobe Bellingham perché ha ricevuto la sua prima convocazione dalla Nazionale Under 21 dell’Inghilterra. Ed è una chiamata significativa, visto che parliamo di un giocatore che ha già rappresentato la sua nazione in tutte le rappresentative giovanili, dall’Under 16 all’Under 20, ma che ha soltanto 19 anni – compiuti da poco, per altro: il 23 settembre scorso. Va bene, lo sappiamo: alla sua età Jude Bellingham aveva già messo insieme più di dieci partite in Nazionale e aveva partecipato a Euro 2020. Ma ripetiamo: questo è un caso in cui è davvero insensato, nonché ingiusto, fare paragoni.
Jobe Bellingham è arrivato alla Nazionale Under 21 all’apice di un promettente inizio di stagione con la maglia del Sunderland, club di Championship in cui si è trasferito nell’estate 2023 dopo gli esordi con il Birmingham City – lo stesso in cui è cresciuto Jude. I numeri grezzi non saranno esaltanti, due gol segnati e un assist servito in undici gare di campionato, ma nel suo caso non sono tutto: anche se con suo fratello condivide anche il ruolo, Jobe ha uno stile leggermente diverso. Sì, ama puntare l’area avversaria e sa essere decisivo quando c’è da concludere l’azione, in questo senso i gol segnati contro Derby e Oxford sono abbastanza significativi, ma è abile nel muoversi a tutto campo, a stare nel cuore della manovra. Un po’ come Jude Bellingham prima della cura-Ancelotti, prima che l’allenatore italiano lo trasformasse in un fenomenale incursore offensivo.
Niente male davvero
Come si vede chiaramente in questo video, Jobe Bellingham è bravissimo a ricevere il pallone e a superare in un lampo i suoi avversari, sfruttando gli stop a seguire e/o la sua esplosività in progressione. Le sue sono delle qualità evidenti, e infatti non sono passate inosservate sul mercato: secondo delle fonti piuttosto autorevoli – qui per esempio linkiamo Sky Sports UK – si parla già di un possibile interessamento del Borussia Dortmund in vista della finestra di gennaio. Oppure per la prossima stagione. Ok, forse la scelta di andare al BVB non sarebbe la scelta migliore per evitare paragoni con il passato, con la meravigliosa parabola di Jude Bellingham. Al di là di queste valutazioni, però, la famiglia Bellingham ha dei buoni trascorsi con il club tedesco. E sarebbe anche piuttosto suggestivo vedere un altro Bellingham in maglia giallonera, davanti al Muro Giallo. Ha già funzionato una volta, potrebbe funzionare ancora.