Cody Gakpo è uno dei tantissimi giocatori che, dopo aver fatto vedere grandi cose, sono stati razziati – è un termine forte, ma centrato – da un club di Premier League, nel suo caso si tratta del Liverpool. In tanti ricorderete il primo Gakpo esploso nel PSV, un calciatore dominante, creativo, bellissimo a vedersi ma anche determinato, decisivo nei momenti che contano. Ecco, stiamo rivedendo quel Gakpo agli Europei, vale a dire in un momento che conta molto: i Paesi Bassi sono arrivati ai quarti soprattutto grazie a lui, autore di tre gol e un assist in quattro partite, uno score che lo ha proiettato al primo posto nella classifica marcatori – insieme a Schranz, Mikautadze e Musiala – e accanto al quale vanno messi altri dati significativi. Uno su tutti: in questo momento, cioè alla fine degli ottavi di finale, Gakpo è il miglior giocatore degli Europei – insieme al terzino turco Kadioglu – per numero di occasioni create al termine di azioni manovrate (11).
Sotto potete vedere il gol segnato da Gakpo contro la Romania, una sorta di saggio breve sulle (enormi) qualità dell’attaccante del Liverpool: schierato da esterno sinistro a piede invertito, Gakpo è praticamente inarrestabile nei duelli palla a terra con i difensori avversari, soprattutto quando può puntarli andando a convergere sul destro. Il suo marcatore diretto, in questo caso Ratiu, prova a chiudergli lo spazio, ma l’ex giocatore del PSV è semplicemente troppo veloce nel muovere il pallone verso l’interno, crearsi lo spazio per la conclusione e poi far esplodere il destro sul primo palo. La stessa sensazione si avverte anche in relazione al tiro: guardando le immagini in maniera superficiale, è facile pensare che il portiere rumeno Nita avrebbe potuto fare meglio, in fondo il pallone si è infilato dalla parte più semplice da coprire. Ma provateci voi a intercettare una botta così potente, così improvvisa.
Un bel gol, non c’è che dire
Gakpo come detto ha anche servito l’assist per un altro gol della sua Nazionale, in particolare il 2-0 segnato da Malen quando mancavano pochi minuti alla fine. Anche in quell’azione abbiamo visto un calciatore difficilissimo anche solo da contenere nelle sue azioni palla al piede, e infatti neanche un difensore veloce e robusto come Dragusin è riuscito a frenarlo, alla fine Gakpo l’ha lasciato sul posto e ha messo Malen solo a pochi centimetri – e stavolta non è un modo di dire – dalla linea di porta.
L’impatto di Gakpo su questi Europei è stato fortissimo, al punto che ESPN ha scritto che «i suoi compagni di squadra dovrebbero seguire il suo esempio, dovrebbero supportarlo, se vogliono andare avanti nel torneo: praticamente Koeman può contare solo su di lui, in attacco». Forse è una lettura un po’ ingenerosa, a pensarci bene tutti gli altri giocatori dei Paesi Bassi che sono andati in gol – Weghorst, Depay e Malen – giocano in avanti, sono degli attaccanti. Ma è vero pure che Gakpo è la forza trascinante di una squadra che finora non ha certamente brillato, soprattutto se consideriamo che ha perso contro l’Austria e ha battuto solo Polonia e Romania – non proprio due corazzate, diciamo così.
In ogni caso restano i dati e le sensazioni sulle grandi prove di Gakpo, che in qualche modo ha confermato di essere sulla strada giusta: al Liverpool, dopo sei mesi promettenti nella prima metà del 2023, l’attaccante olandese ha fatto fatica a imporsi da titolare, ma poi ha chiuso benino la stagione 23/24 – sette gol in Premier ed Europa League tra marzo e maggio. Come detto in apertura, è stato ed è uno di quei calciatori arrivati in Premier perché in fondo non avrebbero potuto andare altrove, e che poi si sono ritrovati a dover sgomitare per giocare con continuità. In realtà, come spiega anche The Athletic in questo articolo, ad Anfield Gakpo è stato vittima anche di un equivoco tattico: Klopp l’ha schierato spesso in posizione centrale, alle spalle della prima punta, e non nel suo ruolo preferito. Gli ottimi Europei e l’arrivo di un nuovo allenatore, il connazionale Slot, potrebbero cambiare le cose, potrebbero permettergli di esprimersi come fa di solito in Nazionale. Sì, perché anche ai Mondiali 2022 le cose erano andate piuttosto bene: tre gol nelle prime tre gare del torneo prima dell’eliminazione ai quarti contro l’Argentina. Poche settimane dopo arrivò il passaggio al Liverpool, che per Gakpo – una persona molto religiosa – è stato un chiaro segnale dall’alto. Non è che la storia è destinata a ripetersi, magari con una svolta risolutiva per la sua carriera, dopo Euro 2024?