Arte, musica e moda: i nuovi mondi della Figc sono già realtà

Dall’anno scorso il centro tecnico federale di Coverciano ospita in forma stabile un’opera di Pistoletto e un murale di Maupal, uno degli street artist più influenti al mondo.

Un fregio lungo sei metri e mezzo e alto 50 centimetri, astratto, colorato, naturalmente azzurro: lo ha realizzato nel 1958 il pittore Gualtiero Nativi, uno dei padri dell’astrattismo classico fiorentino, esposto anche a Palazzo Pitti e nella Galleria degli Uffizi, e per anni ha adornato il bancone della sala bar del centro tecnico federale di Coverciano. Oggi è conservato nel corridoio che conduce all’aula magna, ma è la prova che l’arte è presente fin da sempre a Coverciano, la casa delle Nazionali e l’università del calcio italiano, un luogo voluto dal marchese Luigi Ridolfi, all’epoca vicepresidente della Figc, e architettonicamente progettato cercando di ricreare lo spirito delle ville medicee adagiate sulle colline fiorentine che ci sono intorno.

Da un anno a questa parte l’arte è tornata a Coverciano. Con il progetto “Arte e Calcio: contaminiAMOci”, sviluppato in collaborazione con Zerynthia – Associazione per l’Arte Contemporanea OdV, inaugurato nel giugno 2023, la Figc ha riaperto le porte del centro tecnico federale a diversi artisti contemporanei di fama internazionale, per avvicinare due mondi apparentemente molto distanti tra loro e incoraggiare un dialogo stimolante in grado di coinvolgere e appassionare le nuove generazioni. Il primo artista ospitato, Michelangelo Pistoletto, uno dei maestri dell’arte del Novecento, ha realizzato una serie di installazioni che sono state esposte per tutto il 2023, ma soprattutto ha lasciato in forma stabile a Coverciano l’opera “Il Calcio nella Formula della Creazione”, tema centrale della sua ricerca, sviluppato in questo caso con tre cerchi formati da cento sfere di marmo che richiamano dei palloni. Le sfere sono tutte di colori differenti, di marmi originari delle diverse parti del mondo, in riferimento alle tante squadre affiliate alla Figc.

Il fregio di Gualtiero Nativi che per anni ha adornato il bancone della sala bar del centro tecnico federale di Coverciano. (Figc)

“Il Calcio nella Formula della Creazione” si trova all’ingresso del centro tecnico federale e accompagna l’ingresso di atleti e visitatori. «Quando mi trovo a spiegare ai bambini i tre cerchi del simbolo della creazione», ha dichiarato Pistoletto, «riprendo il tema del football: in un cerchio c’è una squadra, nel cerchio opposto un’altra squadra e al centro del cerchio, di mezzo, c’è il pallone che è il caso. La posta in gioco è la palla, non la vita umana, e ognuno cerca di portare la propria intelligenza e capacità al massimo grado giocando con il caso, con quel pallone si attiva la partita che oggi ci vede in campo a competere insieme per indirizzare il caso verso un nuovo stadio dell’umanità. Il cosiddetto tifo sportivo vede masse di persone contrapporsi verbalmente per partecipare al gioco della creazione esteso all’intera società. Si potrebbe dire che questa sia una partecipazione rituale, addirittura di carattere spirituale dove la creazione non è intesa in senso trascendente bensì immanente, la facoltà di creare si deve applicare così nel gioco della vita». 

Lo scorso novembre a Coverciano è stato realizzato anche un murale che raffigura i giocatori della Nazionale, uniti e fieri, al momento dell’inno. L’opera è dello street artist Maupal – alla nascita Mauro Pallotta, inserito dalla testata statunitense Artnet al 21° posto degli street artist più influenti al mondo – e si trova all’ingresso dello spogliatoio degli Azzurri. «C’è un momento in cui tutta l’Italia si unisce: è nel momento topico dell’inno, prima di ogni partita, cantato dagli Azzurri in cui esprimono la condivisione, la forza e la passione», ha spiegato Maupal. A Coverciano vengono anche ospitati laboratori artistici di educazione civica e cittadinanza attiva con gli alunni delle scuole di tutto il Paese.

Il ct Luciano Spalletti e lo street artist Maupal posano davanti al murale realizzato da quest’ultimo a Coverciano. (Claudio Villa/Getty Images)

La recente apertura della Figc verso nuovi mondi distanti, però, non riguarda solo l’arte. Se poche settimane fa la Uefa ha lanciato il brano ufficiale degli Europei 2024, “Fire”, inciso dal trio elettronico italiano Meduza, dagli OneRepublic e dalla cantautrice tedesca Leony, già all’inizio di quest’anno la Federazione aveva presentato la canzone “Azzurri”, definita la nuova «identità sonora» delle Nazionali italiane di calcio. “Azzurri” è un brano composto e prodotto da Enrico Giaretta e Maurizio D’Aniello e impreziosito dalla voce della soprano Susanna Rigacci, già nota per le sue storiche collaborazioni con Ennio Morricone. Anche nel 2019, per gli Europei Under 21 in Italia, la Figc aveva sviluppato la colonna sonora ufficiale “Benvenuti in Italy” scritta da Rocco Hunt, ed è dal 2006 – anno fortunato per il calcio italiano – che dura la collaborazione con Radio Italia, official media partner della Nazionale maggiore, dell’Under 21 e della Nazionale femminile.

Infine, la moda. Le magliette da calcio ormai sono imprescindibili elementi di moda, c’è grande attesa per il rilascio di ogni nuova collezione e i kit adidas per gli Europei 2024 in Germania, con le strisce tricolori lungo le spalle, non sono stati da meno: il producer DJ Python è stato immortalato con la nuova divisa della Nazionale durante il festival musicale C2CMLN dello scorso aprile. Nel 2019 il presidente della Figc Gabriele Gravina ha ricevuto il premio internazionale “La moda veste la Pace”, un evento che coincide con la Giornata mondiale contro le discriminazioni razziali e che si riferisce a iniziative culturali e interventi concreti contro episodi di razzismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della moda, delle arti, dello spettacolo e dello sport, e nel febbraio del 2023 l’annuale edizione del premio è stata ospitata a Roma e patrocinata dalla stessa Figc.

Da Undici n° 56