Casa Azzurri, dove nasce la magia

Dal 2020 la sede del raduno della Nazionale per Mondiali ed Europei è aperta anche ai tifosi, con concerti, workshop e spettacoli. L’appuntamento per quest’estate è a Iserlohn, nella “foresta di ferro”.

La prima fu allestita nel 1998, per il Mondiale di Francia, all’Espace Pierre Cardin di Parigi. La madrina era Claudia Cardinale, all’inaugurazione c’erano Giampiero Galeazzi e Antonella Clerici, Giorgio Tosatti e Giovanni Galeone, Spillo Altobelli e un non ancora vincente Carlo Ancelotti. Presente anche il padrone di casa, in giubbotto e speroni, look da stilista. Nei giorni seguenti – riportano le cronache dell’epoca – sarebbe passato addirittura il presidente francese Jacques Chirac. La più famosa, però, rimane quella del 2006, l’anno di Siamo una squadra fortissimi e di Seven Nation Army, del rigore di Grosso e della testata di Zidane: Duisburg, una parola che farà per sempre parte della storia del calcio azzurro. Una delle aree della Germania con la più alta densità di italiani, con un albergo gestito da un emigrato calabrese e con i dipendenti che erano quasi tutti nostri connazionali.

L’Italia si allenava all’MSV-Arena, ora conosciuta come Schauinsland-Reisen-Arena, lo stadio della squadra locale, che nell’ultima stagione ha disputato la terza serie tedesca. Il centro sportivo era composto da tre campi in erba, due in terra, uno in sintetico, due grandi spogliatoi, una palestra coperta da 120 metri quadrati, tre sale per i medici e i fisioterapisti, un’aula tecnico-tattica, una vasca per il recupero infortunati e… un laghetto. Il laghetto ha un ruolo da attore non protagonista in questa storia. L’ha raccontato Marcello Lippi nel docufilm dedicato alla sua carriera, Adesso vinco io, al cinema lo scorso febbraio. Il ct dell’epoca, appassionato di pesca, aveva promesso alla squadra che in caso di vittoria contro la Germania in semifinale si sarebbe tuffato nel laghetto della sede del ritiro per pescare a mani nude. Grosso e Del Piero realizzarono l’impresa. Lippi si calò – la scena è esilarante, ripresa con i telefonini originali di quel tempo, le immagini sono sgranate e l’audio gracchiante – e riemerse con una trota. Ma con l’inganno: il bottino, naturalmente, era stato posizionato in precedenza da un uomo del suo staff. Risate e stupore, con una voce che svettò sulle altre, quella di Vincenzo Iaquinta: «Che fortuna il mister! Ha trovato un pesce!». 

Il luogo scelto per ospitare Casa Azzurri durante gli Europei 2024 dista 80 chilometri da Duisburg, un’ora di auto, e chissà che non porti di nuovo fortuna. Iserlohn è una città di 90mila abitanti con un nome che sembra uscito dal Signore degli Anelli. L’etimologia unisce i termini (foresta) e îse(r)n (ferro), traducendosi quindi in “foresta di ferro”, il minerale che ha caratterizzato la storia e l’economia del Nord Reno-Westfalia fin dal tardo Medioevo. Fortificata dai conti di Brandeburgo nel XII secolo, Iserlohn fu incorporata nel Regno di Prussia nel 1701, divenendo una delle città industriali più importanti fino alla metà del 1800. Dopo la Seconda guerra mondiale, la zona crebbe rapidamente con la costruzione di nuove aree industriali e residenziali. Gli Azzurri campioni d’Europa in carica arriveranno il 10 giugno, cinque giorni prima della partita inaugurale contro l’Albania, soggiorneranno al Vier Jahreszeiten Hotel e si alleneranno all’Hemberg Stadium. Da lì avranno facile accesso alle sedi dei primi due incontri della fase a gironi, Dortmund (a circa 30 chilometri) e Gelsenkirchen (a circa 70 chilometri). La scelta è stata influenzata dall’entusiasmo e dal calore dimostrato dalle istituzioni cittadine e dalla comunità locale.

Come accade dal 2020, Casa Azzurri sarà anche il luogo di ritrovo per tutti i tifosi della Nazionale al seguito della manifestazione. Sono previste numerose iniziative per coinvolgere gli appassionati: per esempio, già la mattina di domenica 16 giugno, dopo la gara d’esordio, a Casa Azzurri saranno premiati i vincitori del concorso “Il migliore gol delle nostre Nazionali: fai gol anche tu!”, in collaborazione tra la Figc e l’Ambasciata italiana a Berlino, che invita le alunne e gli alunni di tutte le scuole tedesche di ogni ordine e grado e i membri under 18 dei club di calcio locali a realizzare un breve video o un’opera artistica che riproduca le reti più famose della storia calcistica della Germania e dell’Italia. Concerti, workshop, mostre, spettacoli e tanto altro ancora caratterizzano da sempre le giornate di Casa Azzurri. Nel 2021, durante gli Europei itineranti organizzati dalla Uefa, la struttura è stata allestita a Roma, a due passi dallo stadio Olimpico, nei 5mila metri quadrati del PratiBus District, un luogo suggestivo frutto della riqualificazione di una porzione di un ex deposito dell’Atac. Il bilancio parla di 12mila visitatori, 22 milioni di visualizzazioni sui social network, 75mila gadget distribuiti, 2.280 pasti consumati, oltre mille prodotti ufficiali della Nazionale venduti, 20 workshop e sette concerti live di artisti tra cui Negramaro, Alessandra Amoroso, Nek, Arisa, Ermal Meta, Mahmood, Noemi, Virginio, Diodato, Valentina Parisse e Clementino. Casa Azzurri ha accolto addirittura la Nazionale italiana delle suore, la Seleçao Sisters Football Club, e a fine 2021 è stata premiata ai Bea-Best Event Awards con il primo posto nella categoria Brand Activation e con la menzione speciale per la Best Effectiveness

Per Euro 2024, Casa Azzurri è stata allestita a Iserlohn, località a mezz’ora di auto da Dortmund (Claudio Villa/Getty Images for FIGC)

Dagli Europei del 2016 è partita anche la formula Casa Azzurri on Tour, che segue la squadra dalla propria sede di ritiro, dove è ubicata la struttura principale, anche nelle città dove vengono disputate le altre partite del torneo: Lione, Tolosa, Lille, Parigi e Bordeaux in Francia, Monaco di Baviera in Germania per Euro 2021. C’è stata una Casa Azzurri anche per la finale di Nations League ospitata a Milano nell’autunno del 2021, allo Spirit de Milan, con un concerto di Francesco Gabbani e un’esibizione del trio comico degli Autogol. Lì tifosi e appassionati hanno potuto ammirare i trofei vinti dalla Nazionale, compresa la coppa dell’Europeo alzata nel cielo di Wembley la notte dell’11 luglio 2021. Nel 2022, inoltre, Casa Azzurri si è ampliata per la prima volta anche ad altre squadre del Club Italia come la Nazionale di calcio femminile e le Nazionali di beach soccer maschile e femminile. A Manchester, in Inghilterra, per gli Europei femminili, il pubblico ha avuto modo di seguire sui maxischermi del ristorante The Anthologist le gare delle Azzurre di Milena Bertolini contro Francia, Islanda e Belgio in compagnia della mascotte delle Nazionali, un cucciolo di pastore maremmano-abruzzese disegnato da Carlo Rambaldi. La struttura era diventata un prezioso punto di riferimento per la comunità italiana a Manchester, che ha potuto usufruire di un servizio bar e ristorante dedicato, con la possibilità di acquistare i prodotti ufficiali della Nazionale. “Casa Azzurri Inghilterra” è stata protagonista anche sui profili social della Nazionale femminile: foto e clip video dedicate hanno raccontato le emozioni vissute dai supporter italiani durante le partite. Ogni match delle Azzurre agli Europei 2022, inoltre, è stato preceduto da un live prepartita dall’esterno degli stadi che hanno ospitato le gare dell’Italia, così da permettere alla community di respirare l’atmosfera degli incontri a pochi minuti dal fischio d’inizio.

Casa Azzurri ha fatto tappa anche alla See Sicily Beach Arena di Catania in occasione delle qualificazioni ai World Beach Games, che tra agosto e settembre 2022 hanno visto impegnate la Nazionale maschile e quella femminile di beach soccer: un ampio spazio creato all’interno dell’arena per ospitare sponsor, media e gli appassionati di una disciplina che da anni vede l’Italia tra le nazionali più forti del panorama. Non a caso, lo scorso febbraio, a Dubai, gli Azzurri guidati dal ct Emiliano Del Duca sono arrivati secondi ai Mondiali perdendo solo in finale per 6-4 contro i maestri del Brasile.

Da Undici n° 56