In Cina hanno fatto follie per l’Argentina e per Leo Messi

L'amichevole contro l'Australia, giocata a Pechino, è stata una colossale operazione commerciale.

L’amichevole Argentina-Australia giocata a Pechino, com’era prevedibile, si è rivelata un’enorme operazione commerciale. L’idea era molto semplice, e alla fine è stata estremamente redditizia: la Cina si è adoperata perché Leo Messi disputasse una partita al Workers’ Stadium di Chaoyang, distretto a nord-est della capitale, e in questo modo ha mobilitato decine di migliaia di appassionati di calcio. E moltissimo denaro. La partita, infatti, è stata solo l’evento apicale di una fibrillazione che si è protratta per diversi giorni, fin dallo sbarco della Selección sul suolo cinese: Messi (soprattutto lui) e i suoi compagni sono stati accolti da tantissimi tifosi urlanti, tutti vestiti con la maglia a strisce bianche e celesti, e un’altra piccola folla li ha letteralmente piantonati nei pressi dell’albergo dove soggiornavano – secondo quanto riportato dalla BBC, il ct Scaloni ha avuto difficoltà anche a far svolgere i normali allenamenti pre-partita.

Non è la prima volta che Messi gioca in Cina: nel 2008 ha conquistato la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici che si sono svolti tra Shanghai e Pechino, nel 2014 – sempre a Pechino – ha disputato un Superclásico de las Américas contro il Brasile. In ogni caso, mai come stavolta la Messi-mania ha generato una marea di affetto, nel senso che ha mobilitato molta gente e molti soldi, e anche qualche inevitabile effetto collaterale. Secondo la CNN, la capitale ha accolto tifosi provenienti da tutta la Cina solo per vedere Messi – o per tentare di vederlo. C’è chi è stato disposto a spendere 10.000 yuan (circa 1.400 dollari) in viaggi e stanze d’albergo nella speranza di incontrare il capitano dell’Argentina. Per quanto riguarda i biglietti per assistere alla gara, sono andati tutti esauriti – il Workers’ Stadium può ospitare 68mila spettatori – in poco più di venti minuti dopo l’apertura della vendita online. Ovviamente c’erano diverse fasce di prezzo: i ticket più economici costavano 80 dollari, ma nella maggioranza dei settori dello stadio il prezzo è arrivato fino a 670 dollari. Senza contare i ricarichi sui siti di secondary ticketing, che naturalmente hanno preso la palla al balzo per lucrare sulla situazione.

Ma non è tutto: la polizia di Pechino ha dovuto avvertire i tifosi in merito a una possibile truffa, visto che diversi account di Weibo – il social network più utilizzato in Cina – hanno reso virale un annuncio per cui era possibile cenare con Messi in cambio di 300mila yuan (circa 42mila dollari) a persona. In molti ci erano cascati, anche perché come detto l’attesa era davvero spasmodica: un evento a pagamento organizzato dalla piattaforma Taobao – un live streaming in cui Messi ha chiacchierato con da Li Xuanzhuo, influencer dell’e-commerce, e He Wei, giornalista sportivo dell’emittente statale China Central Television – è stato seguito da più di 2,5 milioni di persone. Che non saranno tantissime per le dimensioni della Cina, ok, ma rappresentano di certo un buon bacino commerciale.

Messi ha ripagato questo affetto sconfinato nel modo che gli è più congeniale: con un gol – segnato dopo 79 secondi, il più veloce della sua carriera – e con una prestazione di alta qualità. Alla fine la partita è finita 2-0 per la Selección, ma lo spettacolo più suggestivo è stato senza dubbio quello sugli spalti: i tifosi cinesi, molti dei quali completamente a digiuno di altre conoscenze sul calcio, hanno urlato il nome di Messi in continuazione, anche perché era ed è realistico pensare che questa possa essere l’ultima gara di Leo nel loro Paese. Insomma, si sono goduti un fuoriclasse generazionale, hanno potuto ammirare una grande squadra – tutte cose che hanno potuto e possono solo immaginare, visto com’è andato a finire il progetto della Chinese Super League e della Nazionale locale – e per farlo sono stati disposti a spendere un bel po’ di denaro. Tutti felici, alla fine: non è chiaro quanto abbiano incassato la Federcalcio argentina e lo stesso Messi per questa amichevole un po’ fuori porta, ma è facile pensare che si tratti di una cifra piuttosto consistente.