Ben White giocava in quarta divisione fino a tre anni fa, e ora andrà agli Europei

Dal Newport County fino al Brighton e alla Nazionale inglese, passando per diverse esperienze in prestito e per una crescita costante.

Trent Alexander-Arnold non ricorderà con piacere questo 2021: la sua stagione e quella del Liverpool non sono state all’altezza delle – meravigliose – annate precedenti, e poi è arrivata la beffa dell’infortunio che gli ha tolto la possibilità di partecipare da protagonista alla prima grande manifestazione con la Nazionale inglese dopo la sola presenza raccolta ai Mondiali in Russia. Niente Europei per l’esterno difensivo dei Reds, che vista l’età (23 anni da compiere a ottobre) potrà sicuramente rifarsi presto, già a partire dalla prossima Coppa del Mondo in Qatar. Al suo posto, il ct Gareth Souhgate ha scelto di richiamare Ben White, difensore centrale di proprietà del Brighton già inserito nella pre-lista tagliata pochi giorni fa. White ha una storia davvero singolare: al termine della stagione 2017/18, infatti, era reduce dall’esordio come calciatore professionista nelle file del Newport County, società gallese che milita nella piramide calcistica inglese e che allora – esattamente come oggi – disputava la Football League 2, vale a dire la quarta divisione.

Anche tre anni fa il cartellino di White era di proprietà del Brighton, e lui era uno dei tanti giovani che ogni anno vengono ceduti in prestito nelle serie inferiori, attraverso un sistema di trasferimenti temporanei che proprio il ct Gareth Southgate, primo tra tutti, ha criticato in diverse occasioni: «I nostri giovani», disse nel 2018, «vengono spediti in piccole squadre con contratti a termine, magari in questo modo accumulano pure una certa esperienza, ma intanto i club non sanno come si allenano, che tipo di percorso stanno facendo». Con White, però, è andata piuttosto bene: la sua è stata un’ascesa verticale, perché dopo l’esperienza a Newport è stato girato in prestito al Peterborough United, nella terza divisione, e infine al Leeds di Marcelo Bielsa, con cui ha conquistato la promozione in Premier League al termine della stagione 2019/20. Al termine dell’ultima esperienza in prestito, la società dell’East Sussex e il manager Graham Potter hanno deciso di dargli un’occasione in prima squadra, e lui l’ha sfruttata benissimo: è stato titolare per tutto l’anno, ha saltato solo due partite e alla fine ha convinto Southgate a farlo esordire con la maglia della Nazionale maggiore, nell’amichevole contro l’Austria dello scorso 2 giugno. Quattro giorni dopo, è arrivato il primo cap da titolare contro la Romania e poi il taglio dalla lista definitiva dei 26.

L’infortunio di Alexander-Arnold ha cambiato le carte in tavola e ha spinto il ct a richiamarlo, anche perché in realtà l’Inghilterra era già piena di laterali destri (Trippier, James e Walker) e mancava un po’ di difensori centrali, considerando anche le difficoltà fisiche di Maguire (oltre al capitano del Manchester United e a White, ci sono Stones, Mings e Coady). Viste le premesse, per White si tratta di un grande exploit, ma la verità è che il difensore del Brighton si è pienamente meriato questa convocazione: è stato uno dei difensori – ma anche dei calciatori in senso assoluto – più continui della Premier League, ha mostrato grande qualità e soprattutto una certa versatilità, infatti è stato utilizzato nel suo ruolo naturale, ma anche come laterale di una difesa a quattro e talvolta anche come centrocampista davanti alla difesa, soprattutto nella prima parte di stagione. Questa sua capacità di interpretare più ruoli è figlia di un fisico slanciato ma non troppo muscolare (è alto 185 centimetri e pesa 78 kg, almeno secondo Wikipedia), che gli consente di avere un buono scatto sul breve e una certa resistenza sul lungo. Oltre a una evidente qualità nell’anticipo e nelle letture difensive pure, White è abile anche palla al piede, cerca sempre di effettuare una giocata utile, di non buttare mai via la palla, e questo potrebbe essere utile per una Nazionale come l’Inghilterra, in cui l’enorme talento offensivo deve essere azionato in maniera pulita. Di certo White è uno dei giocatori che ha mostrato la maggiore crescita nell’ultima stagione, e a 24 anni da compiere (taglierà il traguardo l’8 ottobre) è ancora in tempo per trasferirsi in una grande squadra e misurarsi in un contesto più competitivo rispetto a quello del Brighton. Di certo un ulteriore e/o ultimo salto di qualità non potrà spaventarlo, visto com’è andata la sua carriera fino a oggi.