I manager delle leghe calcistiche interrotte per la pandemia stanno provando a pianificare la ripartenza – a parte quelli della Ligue 1 e della Eredivisie, che hanno annunciato la fine della stagione – dell’attività agonistica, un lavoro che riguarda molti aspetti: innanzitutto la sicurezza dei giocatori e degli staff tecnici, poi gli accordi con le televisioni, con le istituzioni internazionali, i programmi per il futuro. Ciò che sembra indubbio è l’assenza dei tifosi sugli spalti: il divieto di assembramenti durerà ancora per molto tempo, quindi è inevitabile che tutte le partite si dovranno svolgere a porte chiuse.
Per cercare di ovviare a questo problema, così da rendere più attrattivi gli eventi per media e tifosi, le leghe stanno studiando diverse soluzioni creative. In Danimarca si sono inventati il calcio drive-in e il pubblico collegato in diretta su Zoom, mentre in Spagna una delle idee sarebbe quella di riempire gli spalti con i tweet dei tifosi. L’ha preannunciato Javier Tebas, in una videoconferenza con l’Istituto Iberico-Americano di diritto sportivo: le sue parole, riportate da Marca, anticipano «la trasmissione dei tweet dei tifosi durante le partite, attraverso la proiezione sugli spalti». Questo sarà possibile grazie alla tecnologia della pubblicità virtuale, che può far “comparire” loghi e scritte – degli sponsor, ma non solo – sulle gradinate vuote degli stadi «senza essere troppo invasiva per lo spettatore in tv».
Un altro strumento per rendere più coinvolgente l’esperienza delle partite in tv, anche senza pubblico, riguarderà la posizione delle telecamere che riprenderanno il gioco e la diffusione di effetti sonori. Per questo ultimo aspetto, la Liga sembra aver chiesto la consulenza di EA Sports, casa produttrice del videogame FIFA: «I tifosi non ci sono più, quindi dovremo imparare e creare delle nuove forme di intrattenimento: come inquadrare i giocatori, come evitare l’effetto-desolazione, perciò stiamo mettendo a punto dei piani molto fantasiosi», ha concluso Tebas.