Negli ultimi quindici anni, il Borussia Dortmund ha costruito e mantenuto un modello di gestione sportiva orientato all’acquisto e alla valorizzazione dei giovani talenti. Tantissimi giocatori molto forti sono esplosi al Westfalenstadion e poi sono stati ceduti a grandi club, ma questa politica è stata “inventata” per rispondere a un fallimento accarezzato, sfiorato dal club giallonero all’inizio degli anni Duemila. La squadra che aveva vinto la Champions League nel 1997 e quella che aveva trionfato nella Bundesliga nel 2002 erano state costruite con grandi investimenti basati però su un bilancio virtuoso solo in apparenza, su entrate che in seguito non si sono materializzate. Il mancato accesso alla Champions nel 2004 e nel 2005 portò il club a un passo dalla bancarotta, i dirigenti Niebaum e Meier utilizzarono molti trucchi contabili per nascondere il rosso agli azionisti, e allora fu il Bayern Monaco a intervenire per salvare il Borussia, con un famoso prestito senza interessi che permise alla società giallonera di tamponare in parte la crisi.
La vera storia di quel salvataggio è stata raccontata dal giornalista tedesco Raphael Honigstein in un articolo pubblicato da The Athletic, che a sua volta cita il libro Echte Liebe: Das spektakuläre Comeback des BVB. Secondo la ricostruzione di Honigstein, furono gli stessi dirigenti del Bayern Monaco a lamentarsi della gestione sconsiderata del BvB in una riunione con alcuni creditori, poi i dirigenti gialloneri Niebaum e Meier avvicinarono il club bavarese per chiedere un prestito di due milioni di euro, necessari per coprire un mese di salari arretrati. Siamo nel 2004, a quel tempo il presidente del Bayern era Uli Hoeness, che spesso aveva deciso di versare delle somme di denaro a delle squadre tedesche in difficoltà finanziaria. Nonostante la storica rivalità col Borussia, il prestito fu accordato senza interessi per tre quarti della somma, da restituire entro sei settimane, poi sarebbero scattati interessi del 5% sul resto.
Il debito venne estinto nell’estate del 2005 dalla nuova dirigenza del Borussia, guidata dall’attuale presidente, Hans-Joachim Watzke. Il denaro restante venne scalato dalle commissioni versate dal Bayern per l’acquisto di Torsten Frings, trasferitosi in Baviera nell’estate precedente. La storia è stata raccontata da Hoeness nel 2012, quando il Borussia Dortmund – nel frattempo passato nelle mani di Klopp – era tornato a duellare con il Bayern per vincere la Bundesliga. Anche Watzke ha confermato la versione di Hoeness, anche se non ha mostrato molta gratitudine al presidente del Bayern: «Preferirei dormire sotto un ponte e chiedere l’elemosina piuttosto che chiedere aiuto al nostro club rivale».