L’Arabia Saudita avrà un suo campionato di calcio femminile

Si giocherà solo in tre città e sarà aperta a calciatrici dai diciassette anni in su.

Fra le riforme progettate dal Principe dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman, c’è anche quella di introdurre nel suo Paese una lega calcistica femminile. La notizia, riportata anche dalla BBC, riguarda un ulteriore step di inclusione delle donne nel contesto sociale dell’Arabia Saudita, da sempre una delle comunità islamiche più severe e intransigenti del Medio Oriente. La nuova lega calcistica femminile si potrà disputare solo in tre zone dell’Arabia Saudita, cioè la capitale Riyadh, Jeddah e Dammam, praticamente le città più grandi del Paese. La creazione di una competizione tutta al femminile per poter giocare a pallone – che comunque comprenderà ragazze dai diciassette anni in su – è un passo in avanti molto importante per il progresso sociale dell’Arabia Saudita, dove solo nel gennaio 2018 è stato permesso alle donne l’ingresso negli stadi. La Lega, spiega la BBC, riceverà una sovvenzione di 500,000 riyal sauditi, quasi 133,000 sterline.

L’Arabia Saudita ha comunicato la decisione di aprire ulteriormente la partecipazione sportiva anche alle donne tramite la federazione sportiva nazionale (Saudi Sports for All Federation), che ha pubblicato una nota ufficiale: «Il lancio della lega rafforza la partecipazione delle donne agli sport a livello comunitario e genererà un maggiore riconoscimento per i risultati sportivi delle donne». La decisione di Mohammed bin Salman rientra nelle diverse manifestazioni di apertura al mondo occidentale e a una certa uscita dall’ultra conservatorismo che da decenni contraddistingue il suo Paese: dal 2018 le donne, oltre che ad andare allo stadio, possono partecipare ai concerti e guidare le automobili, comportamenti solitamente quotidiani ma non in Arabia Saudita, uno Stato che nel 2016 il Global Gender Gap Report aveva segnalato essere il Paese numero 141 su 144 per parità di genere.

Nonostante l’apertura nei confronti delle donne nel pallone, le polemiche sul gender gap in Arabia Saudita sono ancora molto intense, e in particolare, queste si sono concentrate a ridosso dei grandi eventi sportivi ospitati dallo Stato arabo, come la finale di Supercoppa Italiana di gennaio fra Juventus e Lazio o l’ultima edizione della Supercoppa di Spagna.