La carriera da allenatore di Guti è iniziata molto bene

Ha portato l'Almería al secondo posto della Segunda División.

C’era grande attesa intorno alla nuova carriera da allenatore di José María Gutiérrez, universalmente conosciuto come Guti. L’ex centrocampista offensivo del Real Madrid è stato nominato tecnico dell’Almería, in Segunda División, lo scorso 5 novembre, e per il momento la scelta della società andalusa si sta rivelando esatta: da quando è arrivato Guti, l’Almería ha vinto tre partite su cinque, ed è reduce da tre affermazioni consecutive – contro Numancia, Tenerife e Mirandés.

Guti si è ritirato dal calcio giocato nel 2012, e subito dopo ha iniziato la trafila di formazione come tecnico nel vivaio del Real Madrid. Dopo aver guidato diverse squadre giovanili, si è trasferito in Turchia, al Besiktas, per ricoprire il ruolo di allenatore in seconda di Senol Gunes. Guti aveva chiuso la sua vita da calciatore proprio nella squadra bianconera di Istanbul, che ha lasciato al termine della scorsa stagione. L’offerta dell’Almería è arrivata quando gli andalusi erano già al secondo posto in classifica, solo che il rendimento non eccezionale aveva convinto l’ambizioso proprietario saudita Turki Al-Sheikh a sostituire il portoghese Pedro Emanuel. Oggi l’Almería ha cinque punti di svantaggio dal Cadice capolista e tre lunghezze in più dell’Huesca terzo in classifica. La promozione in Liga è automatica per le prime due classificate, mentre le squadre dal terzo al sesto posto (occupato dal Real Saragozza, che ha cinque punti in meno della squadra di Guti) si giocano l’ultimo posto disponibile nei playoff a eliminazione diretta.

Secondo quanto raccolto da El País, una delle caratteristiche più evidenti di Guti è l’utilizzo di un quaderno di appunti «da cui non si separa mai, neanche durante le partite». Dal punto di vista tattico, Guti «mostra di avere idee flessibili, sa adattare la squadra alla situazione, per esempio variando modulo tattico in corsa, com’è successo in occasione dell’ultima vittoria contro il Mirandés, quando un’espulsione l’ha convinto ad abbandonare la difesa a quattro per passare a uno schieramento a tre». Sempre El País ha riportato alcune dichiarazioni di Guti, che ha chiesto ai giornalisti di non essere più chiamato con il suo vecchio soprannome: «Continuo a sentire il nome “Guti”, ma in realtà io sono José María Gutiérrez e vorrei essere chiamato così. Grazie». È evidente come l’allenatore dell’Almería voglia distaccarsi dalla sua vecchia immagine di calciatore, evidentemente crede molto nelle sue doti come tecnico e nella carriera che sarà. L’inizio sembra promettente.