La Spagna potrebbe perdere alcuni talenti a causa delle Nazionali africane

Il doppio passaporto di molti giovani spagnoli è un pericolo per le rappresentative nazionali. Soprattutto in vista della Coppa d'Africa.

Ormai le Nazionali – attraverso le Federazioni, naturalmente – lavorano come se fossero dei club. Nel senso che operano sul calciomercato, alla ricerca di nuovi giocatori da inserire nei propri roster. L’ultimo caso, eclatante e a suo modo divertente, è quello dell’Indonesia. Ma cosa succede quando un Paese in particolare deve in qualche modo “difendersi” da questa pratica? Prendiamo la Spagna, per esempio: molti calciatori col doppio passaporto, anche dopo aver rappresentato la Roja a livello giovanile, sono stati “avvicinati” dalle Federazioni del loro Paese d’origine. Con Lamine Yamal, alla fine, l’hanno spuntata i dirigenti di Madrid; nei casi relativi a Brahim Díaz (Real Madrid), Iñaki Williams (Athletic Club) e Ilaix Moriba (Celta Vigo), però, le cose sono andate diversamente: si sono uniti, rispettivamente, al Marocco, al Ghana e alla Guinea.

In questo senso, la Federazione spagnola ora dovrà affrontare un pericolo piuttosto consistente: la Coppa d’Africa che si svolgerà in Marocco tra dicembre 2025 e gennaio 2026. In vista di quel torneo, infatti, gli scout delle Nazionali qualificate stanno cercando di reclutare nuovi talenti. Secondo Diário As, alcuni di questi giocatori sarebbero già finiti nel mirino dei ct spagnoli, che sia per l’Under 21 o per la Nazionale maggiore. È il caso di Assane Diao, che sta facendo benissimo al Como e potrebbe rappresentare anche il Senegal. Oppure di Coba Gomes da Costa, del Getafe, che possiede la cittadinanza del Guinea-Bissau e potrebbe essere convocato.

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È chiaro che ci troviamo di fronte a casi diversi: Diao ha già accumulato quattro presenze nell’Under 21 ed è un talento di spessore, mentre Coba è un giocatore meno riconoscibile. In ogni caso, però, il pericolo resta: l’esterno del Getafe, infatti, è stato inserito nella pre-lista della Spagna Under 21 per i prossimi Europei di categoria. Non è detto che venga convocato, ma un suo eventuale “passaggio” alla Guinea-Bissau – che ovviamente gli ha offerto la possibilità di giocare subito per la rappresentativa maggiore – toglierebbe un’opzione al ct Denia. Che avrà anche una squadra forte, anzi fortissima, ma che preferirebbe avere tutte le opportunità possibili. E invece deve stare attento a non farsi rubare, più o meno letteralmente, i suoi stessi giocatori.