Da quando critica l’Inghilterra nel suo podcast, Gary Lineker sta guadagnando milioni

A ogni puntata, l'ex attaccante della Nazionale inglese si scaglia contro Southgate e i suoi giocatori.

Un primo posto nel girone degli Europei può portare ad attacchi feroci e costanti da tutti quelli che parlano di calcio? Sì, se parliamo del primo posto dell’Inghilterra, ovvero una squadra che dispone di tantissimi giocatori di talento eppure esprime un gioco noioso e soprattutto inefficace. A turno, più o meno tutti i grandi nomi della Nazionale dei Tre Leoni sono finiti nel vortice delle critiche: Harry Kane, Phil Foden, Jude Bellingham, ovviamente il ct Gareth Southgate. Nel suo podcast, The Rest is Football, Gary Lineker si è espresso in maniera piuttosto netta: «The England is shit» e «Southgate is tactically inept» sono solo due delle frasi pronunciate dall’ex attaccante della Nazionale nel corso puntate uscite negli ultimi giorni.

Ecco, appunto: parliamo di The Rest is Football, che proprio in questi giorni così caldi – per usare un eufemismo – sta diventando un vero e proprio caso mediatico in Inghilterra. Al punto che il Telegraph, uno dei più autorevoli quotidiani britannici, ha scritto un articolo in cui racconta come Gary Lineker e il suo staff stiano guadagnando tantissimi soldi da quando la Nazionale inglese va così male. Quella dell’attacco frontale verso l’Inghilterra è una percezione diffusa: Harry Kane, in conferenza stampa, ha detto che «qualcuno parla male dell’Inghilterra per il proprio tornaconto personale». E alludeva proprio a Lineker, che secondo lui attaccherebbe volutamente la Nazionale in modo da aumentare gli ascolti del suo podcast.

In effetti i dati relativi a The Rest is Football sono cresciuti a dismisura: secondo Harry Lineker, figlio trentenne di Gary e produttore dello show, «registriamo un +62% di ascolti rispetto al mese scorso». Traduzione in numeri: l’intero pacchetto di podcast prodotti dalla società della famiglia Lineker, che risponde al nome di Goalhanger Podcasts, vantava 17,5 milioni di download mensili prima dell’esplosione di The Rest is Football. Ora siamo a 37 milioni di download mensili. Stessa cosa anche su YouTube: le 100mila visualizzazione di qualche mese fa sono salite a quota 300mila durante gli Europei, e l’ultimo episodio ha superato la quota record di 500mila visualizzazioni. Di conseguenza, sempre secondo quanto riportato dal Telegraph, le proiezioni suggeriscono che i conduttori del podcast potrebbero arrivare a guadagnare fino a 82mila euro al mese. Una cifra non smentita dalla famiglia Lineker. A The Rest is Football partecipano anche Alan Shearer e Micah Richards, mentre nei podcast gemelli in cui si parla di storia e politica, c’è anche Rory Stewart, l’ex candidato alla leadership del Partito conservatore: anche lui ha confermato che «la partecipazione ai podcast di Lineker mi ha garantito uno stipendio vicino a quelli di un calciatore».

Naturalmente i creatori/produttori del podcast hanno smentito categoricamente le parole di Kane: «Non diremmo mai nulla per cercare di ottenere qualche download in più», ha spiegato Harry Lineker. «Quelle che sentite nei nostri podcast sono delle semplici opinioni, nient’altro: se oggi i conduttori sembrano essere più espliciti e duri, è perché col tempo hanno maturato una grande alchimia. Ed è una cosa che si percepisce chiaramente, quando registrano i vari episodi».

Il grande successo ottenuto dallo show di Lineker ha determinato, inevitabilmente, diversi tentativi di emulazione. In questo senso, l’operazione più interessante è quella fatta da Gary Neville: il suo podcast Stick to Football, che ospita le opinioni dello stesso Neville, di Ian Wright e di Jamie Carragher, sta per far partire la sua versione dedicata agli Europei, Stick to The Euros. E le premesse sono piuttosto vivaci, anche in questo caso: nei mesi scorsi, il fratello e agente di Marcus Rashford ha accusato Neville e i suoi co-conduttori di «fare clickbait attraverso il loro podcast», visto che avevano criticato duramente l’attaccante del Manchester United. Come dire: in Inghilterra, evidentemente, un certo tipo di critica funziona piuttosto bene.