“El Dibu” Martínez ne ha combinata un’altra delle sue

Invece di festeggiare con i compagni il gol del vantaggio di Lautaro contro il Cile, il portiere dell'Argentina ha pensato bene di esultare da solo sotto la curva dei tifosi avversari.

Proprio non ce la fa, il “Dibu” Martínez, a farsi voler bene dai tifosi avversari. Anzi, nemmeno a farsi voler bene, proprio a non farsi odiare. L’ultima volta l’avevamo lasciato allo stadio Pierre Mauroy di Lille per i quarti di finale di Conference League tra i padroni di casa e il suo Aston Villa, dove si era esibito per 120 minuti (più rigori) in perdite di tempo, provocazioni ai tifosi e balletti di sfottò. Per coerenza, Martínez non fa distinzione tra squadre di club e Nazionale, e nella notte, durante la partita tra il Cile e la sua Argentina valida per la seconda giornata della Coppa America, è andato a esultare sotto la curva dei tifosi avversari al gol di Lautaro Martínez, prendendosi una bordata di fischi e una quantità non ben definita di insulti dai sostenitori della Roja.

Il nuovo capitolo della saga del villain Martínez ha avuto luogo al MetLife Stadium di East Rutherford, New Jersey, un impianto non molto lontano da New York che viene solitamente utilizzato per il baseball. Nella partita valida per il secondo turno della 47esima edizione della Coppa America, Cile e Argentina erano bloccate sullo 0-0, un risultato tutto sommato accettabile per entrambe le squadre in vista dei quarti di finale (Argentina a tre punti dopo la vittoria sul Canada all’esordio, Cile a uno per il pareggio con il Perù). Fino all’88° minuto almeno, quando il subentrato Lautaro Martínez ha deciso la sfida con una rete sugli sviluppi di calcio d’angolo, facendo esplodere la felicità di tutto il popolo albiceleste, giocatori, staff e tifosi senza distinzione.

Sarebbe meglio dire tutti tranne uno. Nell’esultanza collettiva, mentre i suoi compagni di squadra festeggiavano sotto la curva dei tifosi argentini, dalla parte opposta del campo rispetto alla sua porta, il “Dibu” Martínez ha ben pensato di voltarsi e di correre sotto il settore ospite, con tanto di salto sui cartelloni pubblicitari, per sbandierare ai tifosi cileni il loro svantaggio. Dire che i sostenitori avversari l’hanno presa male è un eufemismo: urla, insulti, bicchieri lanciati, anche qualche dito medio, tutto in direzione di Martínez, che intanto stava gongolando. Con l’1-0 finale l’Argentina è salita a sei punti, guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale, mentre il Cile è rimasto a un solo punto, a un passo dall’eliminazione — il format della Coppa America è quello classico con quattro gironi da quattro squadre, con le prime due che si qualificano e senza migliori terze.

Come farsi amare dai tifosi avversari, episodio 3 (almeno)