Un’altra notte da grande squadra per il Bayer Leverkusen

A Roma, Xabi Alonso e i suoi calciatori hanno dato l'ennesima prova di forza: contro di loro, difendersi è diventato davvero difficilissimo.

Un anno fa, era proprio inizio maggio ed erano proprio le semifinali di Europa League, il Bayer Leverkusen non riuscì a venire a capo del rebus-Roma. Più che rebus, però, sarebbe più giusto parlare di fortezza-Roma: la squadra allora allenata da Mourinho interpretò la doppia partita in base alla filosofia del suo allenatore e così riuscì a inaridire quella di Xabi Alonso, anche a costo di rinunciare quasi completamente al possesso palla, a delle reali velleità di costruzione del gioco in senso offensivo. Alla fine, ricorderete, i giallorossi conquistarono la qualificazione alla finale grazie a un gol di Bove nel match d’andata: il ritorno alla BayArena, infatti, iniziò e terminò con il risultato inchiodato sullo 0-0. Con tante occasioni costruite e fallite dal Leverkusen, ma nessuna davvero clamorosa. L’esito della semifinale, insomma, sembrò ingiusto solo a chi guarda il calcio da un punto di vista puramente estetico.

Oggi, un anno dopo, sono cambiate tantissime cose. La più importante, soprattutto alla luce di come sono state preparate e affrontate le nuove partite tra Roma e Bayer, sembra essere l’assenza di Mourinho: la Roma di De Rossi, infatti, ha approcciato l’andata della semifinale con un piano tattico meno conservativo, diciamo pure meno speculativo, e così ha dato l’impressione di essere nettamente inferiore rispetto al Bayer. Il punto, però, è proprio questo: piuttosto che semplificare il tutto riconducendo lo 0-2 dell’Olimpico al mutato atteggiamento della Roma, bisogna parlare del Leverkusen. Della crescita spaventosa vissuta da Xabi Alonso e dai suoi giocatori. Di come i neocampioni di Germania siano risultati, oggi, un rebus irrisolvibile per i giallorossi.

In questo senso, Daniele De Rossi ha parlato, come suo solito, in modo piuttosto esplicativo: dopo la partita dell’Olimpico, l’allenatore della Roma ha detto che «contro il Bayer puoi essere meno aggressivo, ma poi loro costruiscono il gioco con un possesso palla sofisticato, difficile da contrastare. Se invece sei più aggressivo, ti esponi alla loro velocità quando attaccano in verticale». In poche parole, quindi, è difficilissimo difendere contro la squadra di Xabi Alonso. Anche quando va in campo senza attaccanti di ruolo, con Wirtz (un giocatore davvero favoloso) al posto di Boniface e/o di Schick. Anche quando, come ha detto lo stesso De Rossi, «si schierano in modo apparentemente più difensivo».

Ecco, il termine chiave è proprio apparentemente. Nel caso del Bayer Leverkusen, infatti, è come se i principi e l’impianto di gioco di Xabi Alonso fossero impermeabili a qualsiasi infiltrazione. Persino a quelle interne, cioè a quelle decise/adottate dallo stesso allenatore: la difesa con tre centrali di ruolo che si deforma, che diventa a quattro in fase di costruzione, permette al Bayer di difendere in modo ambizioso senza sguarnirsi nelle transizioni; Grimaldo e Frimpong sanno essere degli esterni offensivi puri ma in realtà spesso ragionano come quinti di centrocampo, e viceversa; i continui movimenti tra le linee di Wirtz e Adli tolgono punti di riferimento alla difesa avversaria, e allora i costruttori di gioco (Xhaka e Andrich, ma anche Tah, Hincapié e Tapsoba) hanno sempre diverse alternative per scaricare il pallone. E tutto questo prescinde dal fatto che ci siano o meno i titolari, che ci sia una punta cosiddetta di ruolo, dalle caratteristiche e dal piano-partita degli avversari.

La sintesi

All’Olimpico, e basta riguardare gli highlights della partita per rendersene conto, il Bayer Leverkusen è stato in grado di costruire almeno quattro o cinque palle gol pulitissime. In questo modo, viene da dire, la squadra di Xabi Alonso ha legittimato un vantaggio ottenuto in modo abbastanza incidentale, dopo un pessimo appoggio all’indietro di Karsdorp. Certo, anche la Roma ha avuto due o tre chance per andare a segno. Ma la differenza nella qualità e nell’efficacia della proposta è stata netta. Lo dicono le sensazioni di chi ha visto la partita e lo dicono anche i dati: la squadra di De Rossi ha messo insieme 1,46 xG considerando anche l’incredibile occasione fallita da Abraham negli ultimissimi minuti, nel frattempo il Bayer è arrivato a quota 2.11. E se non vi fidate di certe metriche, ci sono quelle più tradizionali: 19 tiri a 8 in favore del Leverkusen, praticamente più del doppio.

Il bello è che certi dati non sono un caso, nel senso che il Bayer Leverkusen li ha fatti registrare contro qualsiasi avversario. In Bundes come in Europa League, nessuna differenza. E allora bisogna tornare di nuovo al discorso iniziale, bisogna tornare a parlare di quante cose sono cambiate, della crescita vissuta da Xabi Alonso, con Xabi Alonso, ovviamente grazie a Xabi Alonso. Alle sue idee. La società-Bayer ovviamente ci ha messo del suo, ha fatto tante scelte lungimiranti e indovinate in sede di calciomercato, ma nel frattempo tutti i giocatori della rosa hanno sviluppato la loro qualità, si sono esaltati perché sono stati esaltati dal lavoro di un allenatore che sarebbe già pronto per qualsiasi squadra. E invece resterà un altro anno, e invece il Bayer e Xabi Alonso si metteranno alla prova anche in Champions League. Visto quante cose sono cambiate dal 2023 a oggi, non è così assurdo pensare che possano fare un percorso simile anche all’università del calcio.